Il Pd si spacca anche sul testamento biologico

La commissione Sanità del Senato ha votato ed approvato l’articolo 1 della legge sul testamento biologico e il Pd si è spaccato. Hanno votato contro l’articolo 1 sei senatori e tre si sono astenuti, tra questi anche la capogruppo Dorina Bianchi

Il Pd si spacca anche sul testamento biologico

Roma - La commissione Sanità del Senato ha votato ed approvato l’articolo 1 della legge sul testamento biologico, quello cioè riguardante i principi generali e il consenso informato da parte del soggetto ai trattamenti sanitari. E il Pd alla fine si è spaccato anche su questo. Hanno votato contro l’articolo 1 sei senatori e tre si sono astenuti. Il risultato del voto è stato comunicato dal presidente della Commissione Antonio Tomassini. I senatori del Pd astenutisi dal voto sono Gustavino, Bosone e la capogruppo in Commissione Dorina Bianchi. Si è astenuto anche il senatore dell’Italia dei Valori, Astore. L’introduzione del principio del consenso informato del paziente e l’obbligatorietà della sospensione di "trattamenti straordinari non proporzionati" sono le principali modifiche approvate oggi dalla commissione.

Calabrò: "Pd spaccato" "C’è una componente del Pd più rigida che non riesce a colloquiare fino in fondo. Il Pd ha due anime, e trovo deludente che, nonostante i cambiamenti apportati al ddl sul testamento biologico, ci sia una parte dell’opposizione con cui non si riesce a dialogare". Così il relatore del provvedimento sul fine vita, Raffaele Calabrò, dopo aver lasciato la seduta della commissione Sanità di Palazzo Madama.

La Bianchi: "Visioni diverse" "Il Pd non si spacca sul testamento biologico, c’è solo un modo diverso di vedere le cose". Parla, al termine di una giornata convulsa in commissione Sanità al Senato, la capogruppo Pd in commissione Dorina Bianchi, che al momento del voto sul articolo 1 che riguarda il consenso informato, si è astenuta insieme ad altri due senatori Pd. "Io mi sono astenuta - spiega la Bianchi ai giornalisti in una pausa dei lavori - perché penso che il lavoro sia stato positivo. C’è un netto miglioramento dell’articolo 1. Abbiamo determinato - scandisce - un cambiamento sostanziale. Ora continuiamo a discutere con il relatore Calabrò. Certo, ci sono commi da migliorare, ma non mi sento di votare contro".

Per quanto riguarda poi il nodo controverso sull’alimentazione e l’idratazione, che la commissione analizzerà a partire da domani, "c’è un emendamento a prima firma Finocchiaro che rappresenta il gruppo del Pd. Poi su questa legge, e su questo emendamento in particolare, il Pd ha lasciato libertà di coscienza. Su questo all’interno del Pd ci sono posizioni diverse". 

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