Politica

Pd, superato lo scoglio del gruppo Ue

Via libera da parte del Pd all’Asde, l’Alleanza dei socialisti e dei democratici in Europa, ma a condizione che non ci sia iscrizione nel Pse, ci sia un simbolo nuovo e un’autonomia economica e politica del partito

Pd, superato lo scoglio del gruppo Ue

Roma - Via libera da parte del Pd all’Asde, l’Alleanza dei socialisti e dei democratici in Europa, ma a condizione che non ci sia iscrizione nel Pse, ci sia un simbolo nuovo e un’autonomia economica e politica del partito. È l’esito della riunione che si è svolta nella sede del Pd tra i big esperti di politica internazionale ed europea con il segretario, Dario Franceschini. Restano le critiche dei rutelliani, che hanno sottolineato "gli errori nella gestione in questo anno", tali dissensi diventeranno voti contrari in sede di direzione il 26 giugno prossimo, ma niente di più.

Il Pd in Europa "La strada è tracciata, è un grande risultato", ha detto Franceschini dopo l’incontro e ha aggiunto: "Il Pd lo dice il nome stesso è un partito democratico, quindi ci sono anche posizioni diverse. Si discute, ma alla fine si decide. Mi pare che le posizioni alla fine siano molto molto vicine. Contro di noi è stato usato strumentalmente" il fatto che il partito avesse un dibattito molto acceso sulla futura collocazione in Europa. Ora ci sarà "un grande gruppo, in cui la presenza dei democratici sarà determinante per le scelte future e per costruire poi un’area riformista". Al termine della riunione (assenti Massimo D’Alema e Pierluigi Bersani), Umberto Ranieri ha spiegato: "Si è giunti a una soluzione equilibrata nel senso che gli eletti del Pd fanno parte di un gruppo che è frutto dell’incontro tra i socialisti europei e i democratici, un’alleanza che consentirà al Pd di mantenere un’ampia autonomia. In particolare prosegue la sfida per la costruzione in Europa di un centrosinistra, una prospettiva a cui gli eletti del Pd punteranno". Beppe Fioroni precisa però che sono stati messi dei paletti che vengono considerati imprescindibili: "Per me è un punto di partenza per un superamento definitivo del socialismo e per arrivare a un gruppo democratico. I paletti evitano che ci sia il dissolvimento nel socialismo".

Le voci contro Sono stati messi a verbale alcuni dissensi, oltre a quello di Francesco Rutelli, quelli di Gentiloni, Susta e Vernetti: "E' una scelta riduttiva, che limita il campo d’azione del Pd, in direzione diventeranno voti contrari ma niente di più". Secondo Franco Marini, "date le condizioni Franceschini ha fatto un compromesso possibile.

È un punto di partenza, noi dobbiamo mantenere la nostra autonomia".

Commenti