Il Pd vuole governare senza le urne: "Pronti a un esecutivo d'emergenza"

Andare al governo senza passare dalle urne, Bersani ci prova: "Il Pd è disponibile a un governo d'emergenza". Casini: "Non vedo come si possa andare avanti, meglio il voto". Fini: "Il Premier non può pensare di essere al di sopra della legge"

Il Pd vuole governare senza le urne: 
"Pronti a un esecutivo d'emergenza"

Milano - Bersani ci prova ancora. Tutto fa brodo per riesumare il vecchio sogno dell'opposizione: andare al governo e magari senza passare dalle urne, dato il grave momento di crisi economica. "Ci aspettano scelte difficili e sempre più difficili per ogni giorno che passa senza un cambiamento. Il Partito democratico, nel segno dell’equità e della crescita, è pronto a prendersi le sue responsabilità a sostegno di un governo di emergenza e di transizione" ha dichiarato in una nota il leader del Partito Denocratico Pierluigi Bersani. Poi passa direttamente all'insulto: "Le dichiarazioni zuccherose di Berlusconi sono a due passi dal delirio. I fatti ci mettono di fronte alla verità, dopo anni di menzogne. Davanti a noi c’è il passaggio più arduo dal dopoguerra a oggi. Di più, le preoccupazioni degli italiani sono diventate preoccupazioni per il mondo".

Casini: "Andiamo a votare" Il Terzo Polo torna all'attacco. "Le previsioni di Formigoni mi sembra siano ragionevoli. Non vedo come si possa andare avanti con un governo che davanti all’emergenza sociale è assente, indifferente. Noi abbiamo fatto di tutto per stimolare gli uomini di buona volontà del Pdl ma alle affermazioni private non corrispondono fatti pubblici, quindi meglio lo sbocco elettorale", lo ha dichiarato il leader Udc, Pier Ferdinando Casini.

E Fini se la prende con il Cav Il presidente della Camera punta il dito contro Silvio Berlusconi durante il programma "L'Intervista" condotto da Maria Latella su Skytg24: "La politica deve dare il buon esempio o perde di credibilità. Dare l’esempio significa anche non considerarsi al di sopra della legge. Quando il Premier non si è voluto recare a Napoli, la cosa che più mi ha infastidito è che nessun cittadino può pensare di non avere il dovere di rispettare una regola". Poi  ancora un attacco sulla giustizia: questo si chiama "uso personale delle istituzioni". Il leader del Fli va giù duro anche sulle intercettazioni. Sarebbe un fatto di "gravità inaudita" se il Governo mettesse la fiducia sul ddl intercettazioni, ha detto alla Latella. "Mi auguro che almeno su questo argomento il governo rifugga dalla tentazione di mettere la questione di fiducia, saremmo in presenza di un fatto di inaudita gravità politica". a Hprecisato Fini: "Non perché io sia contrario ad una legge che regoli in modo diverso l’utilizzo delle intercettazioni. Anzi, il ’terzo polò metterà a punto una propria proposta in modo che alla magistratura sia consentito di usare le intercettazioni per le indagini, e contemporaneamente si renda impossibile la divulgazione di intercettazioni che non hanno nulla a che vedere con il reato.

Siamo perfettamente coscienti che ci sono problemi che vanno risolti, la cosa che non siamo disposti a tollerare è che si dia un colpo di spugna, si cancellino i processi, si accorcino o si allunghino i processi a seconda delle esigenze dell’imputato. Questo è un uso personale delle istituzioni, che una delle ragioni della mia dissociazione dal presidente Berlusconi un anno fa".  

 

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