Pdl e Lega difendono gli abitanti: hanno sopportato già troppo

Roma Svuotare subito Lampedusa. Sulla necessità di liberare l’isola sono tutti d’accordo, da Rifondazione Comunista alla Lega. Radicalmente diverse però le opinioni sulle ragioni di quanto è accaduto, l’incendio e la guerriglia con gli isolani, sulla destinazione da assegnare ai tunisinie soprattutto sulle possibili soluzioni del problema. L’opposizione accusa il governo di non aver fatto nulla e invoca la presenza del ministro dell’Interno, Roberto Maroni, sia sull’isola sia in parlamento per dare spiegazioni. Neanche una parola però sulla violenza e gli atti di vera e propria guerriglia messi in atto dagli extracomunitari che non vogliono essere rimandati a casa e che , sempre secondo la sinistra, non devono essere rimpatriati ma accolti comunque. Le accuse a Maroni sono state prontamente respinte dal vicesindaco di Lampedusa, Angela Maraventano della Lega Nord. La Maraventano chiede che «il caso di Lampedusa, sottoposta a violenze continue da parte di sciagurati cosiddetti immigrati venga portato davanti alla Corte dei diritti dell’uomo». E sostegno per i lampedusani assediati arriva dal sottosegretario per l’Attuazione del programma di governo Daniela Santanchè. «Sto dalla parte dei lampedusani senza se e senza ma - afferma la Santanchè -. Stanno sopportando da troppo tempo quello che nessuno vorrebbe». Reazione simile da parte di Margherita Boniver, Pdl, presidente del Comitato di Schengen. «Solidarietà ai pacifici abitanti di Lampedusa vittime di violentissimi disordini provocati dai tunisini in rivolta - dice la Boniver -. Urge un’immediata evacuazione dell’isola da tutti i clandestini che devono essere immediatamente rimpatriati. Incendiare i centri di accoglienza è un crimine». La Boniver annuncia pure che il Comitato di Schengen sarà presto sull’isola per una ricognizione. Il vicepresidente dei senatori della Lega Nord, Lorenzo Bodega, accusa la sinistra di dire bugie sulla situazione di Lampedusa. «É vergognoso che anche in questa occasione l’opposizione attacchi il governo e non critichi la violenza perpetrata dai tunisini nei confronti dei cittadini di Lampedusa e della polizia - dice Bodega -. Noi siamo per la legalità e il rispetto dei diritti umani ma quando anche dall’altra parte c’è lo stesso rispetto. Via da Lampedusa chi non è in regola e chi manifesta dissenso in forme violente. All’opposizione che critica Maroni vorrei chiedere dov’era quando il ministro era impegnato a dare soluzioni attraverso gli accordi bilaterali con i paesi d’origine e l’incremento dei voli per i rimpatri». Ma oltre l’opposizione anche il presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, attacca Maroni. «Quanto sta accadendo a Lampedusa era prevedibile e ci stupisce che non sia stato previsto dal ministro dell’Interno - dice Lombardo -. Si tratta di una cartina di tornasole dell’incapacita di questo governo nell’affrontare le drammatiche questioni che pesano sul nostro paese».
La soluzione è il trasferimento immediato seguito dal rimpatrio.

Una soluzione, assicura il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, alla quale il governo sta lavorando. «Stiamo cercando di trasferire in altri siti il maggior numero di immigrati - dice La Russa - proseguendo nell’azione di rimpatrio per quei clandestini che non hanno diritto di restare in Italia».

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