Il Pdl lombardo teme il complotto «Attacchi strumentali e infondati»

Milano Roberto Formigoni tace. Ma persone a lui vicine lo dipingono alterato per le notizie che continuano a rincorrersi sui giornali, che riguardano la sua vita privata, senza che a lui sia contestato alcun reato. Il governatore resta convinto di essere vittima di un attacco mediatico politico giudiziario.
Il Pdl lombardo lo difende a spada tratta. «L’attacco contro Formigoni è tanto strumentale quanto feroce e infondato. Ma chi vuole distruggere il centrodestra e il buon governo di Regione Lombardia non l’avrà mai vinta» dicono dal tavolo regionale del Pdl lombardo. Una posizione ufficiale, messa nero su bianco con una nota: «Massima fiducia e sostegno all’azione del presidente Formigoni e della giunta lombarda». E ancora: «Nessuno contesta né può contestare il fatto che Formigoni, il Pdl e la Lega abbiano costruito in questi anni in Lombardia il governo regionale migliore. E i risultati, certificati dalle analisi di primari istituti, lo confermano».
Tra le ultime novità sulla carta stampata, bonifici per 1 milione e 100mila euro partiti nell’aprile 2011 dal conto di Formigoni verso il suo amico Alberto Perego. Denaro che sarebbe stato usato da Perego per l’acquisto (per l’importo di 3 milioni) di una villa in Sardegna, per la quale è stato acceso un mutuo di ulteriori 1,5 milioni. A vendere la villa a Perego, membro dei Memores Domini come Formigoni, sarebbe stata una società riconducibile al comune amico Piero Daccò, l’imprenditore che dal carcere ha dichiarato di aver pagato numerose vacanze a Formigoni (circostanza smentita in varie occasioni dal governatore dalla Lombardia).
A rendere più difficile da decifrare la vicenda è il non comune stato di vita del governatore. Roberto Formigoni è un laico consacrato, membro dei Memores Domini, associazione ecclesiale nata dagli insegnamenti di don Giussani e riconosciuta dalla Santa Sede. In particolare l’uso dei soldi, spesso gestiti in modo comunitario, risulta diverso da quello che è il senso comune.
Fonti vicine a Formigoni raccontano che Alberto Perego, 64 anni, membro dei Memores Domini come Formigoni, con cui condivide l’abitazione insieme con altri amici consacrati, è il capocasa, colui che gestisce anche la cassa comune. Un po’ quel che accade in una famiglia.

E questo spiegherebbe i versamenti di Formigoni sul suo conto corrente.
Il governatore ha ripetuto più volte di non aver mai fatto favori a imprenditori suoi amici a spese della Regione e di essere disponibile a dimettersi nel caso in cui venisse dimostrato il contrario.

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