Il Pdl: «No al sabato selvaggio in piazza domani per la gente»

Il Pdl torna in piazza con firme e gazebo per sostenere il governo, e la parola chiave è senso di responsabilità. La responsabilità di guidare il Paese in un momento di crisi e di manovre politiche, e anche la responsabilità di evitare problemi e disagi ai milanesi. Per questo il partito ha spostato a domattina, alle 11 in piazza Duomo, lato Rinascente, la sua manifestazione con i militanti e gli uomini di governo.
La Prima della Scala, piazza Fontana, gli scontri col pretesto della scuola: autonomi e centri sociali non perdono occasione per creare tensioni e disagi. E per oggi erano già comparse minacce sinistre. In queste condizioni, soprattutto in giorni di grande affollamento in città, a un partito di governo tocca un sovrappiù di responsabilità: la manifestazione del partito dunque, è slittata da oggi a domani per evitare concomitanze con la manifestazione dei centri sociali, nonostante la prefettura avesse garantito la possibilità di gestire l’ordine pubblico. «La scelta - ha spiegato ieri il coordinatore nazionale Ignazio La Russa - è stata fatta per non alimentare un clima che danneggi i milanesi durante le vacanze. Molti in questi giorni avevano parlato di una città blindata. Noi non vogliamo disturbare i milanesi». «Vogliamo che sia un sabato pomeriggio di serenità», ribadisce il coordinatore cittadino Luigi Casero. E «se la manifestazione fosse stata fatta domani (oggi per chi legge, ndr) avremmo avuto un altro sabato selvaggio, con tutti questi signori che si scatenano», ha constatato il vicesindaco Riccardo De Corato,
Da oggi i gazebo (200 in Lombardia) e domattina in piazza dunque, e ci sarà anche il messaggio presidente del Consiglio Silvio Berlusconi: «Le nostre piazze se lo contendono», ha spiegato il coordinatore regionale Guido Podestà. Il premier interverrà con un messaggio registrato, che già da stamani sarà on-line. «Il presidente - ha assicurato il sottosegretario Daniela Santanchè - ha registrato un messaggio che sarà inviato in tutti i gazebo e in tutte le province dove il Pdl ha organizzato una manifestazione a favore del governo. Visto che ormai il problema della fiducia è superato per quel che riguarda il parlamento, il messaggio è direttamente rivolto ai cittadini per avere da loro la fiducia».
Ieri la mobilitazione nazionale è partita da Brescia ieri sera, e oggi si replica in tutte le città della Lombardia e d’Italia. E il senso politico è proprio questo: «Dire che la fiducia più importante il governo ce l’ha - osserva il sottosegretario Laura Ravetto - e parlo della fiducia di milioni di persone, di 13 milioni di italiani». «Noi auspichiamo che il senso di responsabilità e la coerenza con il patto sottoscritto con gli elettori prevalga in chi è stato eletto sotto il simbolo del Pdl con il nome del presidente del Consiglio», ha detto Podestà.
Ma il dubbio della fiducia alla Camera ora sembra «scavallato».

È anche la previsione di La Russa, che vuole anche replicare alle irrituali dichiarazioni del presidente della Camera, Gianfranco Fini, che a proposito degli orientamenti maturati nel ramo del Parlamento che presiede ha parlato di calciomercato: «È strano - ha osservato il ministro della Difesa - che il presidente della Camera Fini parli di calciomercato quando, dall’inizio di questa legislatura 12 parlamentari eletti nel Pdl hanno lasciato il partito».

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