Pedaggi in autostrada Confermato lo stop ai rincari

Il Consiglio di Stato ha respinto i ricorsi presentati contro lo stop agli aumenti dei pedaggi sulle autostrade e sui raccordi autostradali in gestione diretta Anas, inseriti nella manovra economica approvata dal governo. I ricorsi erano stati proposti dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dall’Anas e da diversi enti locali. Gli aumenti erano entrati in vigore il 1 luglio scorso ma poi erano stati successivamente bloccati il 29 luglio dal Tar del Lazio.
Soddisfazione è stata espressa dal presidente della Provincia di Roma, considerato il primo paladino dei consumatori romani. «Anche il Consiglio di Stato conferma che le nostre argomentazioni erano giuste e sacrosante. Non solo, come poteva sembrare ovvio, dal punto di vista politico e sociale, ma anche da quello strettamente giuridico», sottolinea Nicola Zingaretti.
«Con la nostra forza e tenacia abbiamo vinto e dato un contributo determinante per seppellire questo odioso balzello che penalizzava in modo particolare chi vive, studia e lavora nel territorio romano - continua Zingaretti -. Il nostro è stato un impegno doveroso in quanto siamo una Istituzione che tutela, non a chiacchiere ma con fatti concreti, i diritti dei cittadini contro quelle che sono vere e proprie ingiustizie messe in atto dal Governo nazionale. Approfitto dell’occasione per ringraziare i circa 50 Comuni della provincia di Roma e le associazioni per la tutela dei diritti dei consumatori che si sono schierate con noi, in maniera ufficiale nel giudizio di fronte a Tar e Consiglio di Stato, per difendere i diritti dei cittadini».
Adusbef e Federconsumatori cantano vittoria: «È una decisione importante, coerente con il pronunciamento del Tar. Ovviamente tale provvedimento dovrà essere esteso a tutto il territorio nazionale», dicono Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, presidenti rispettivamente di Federconsumatori e Adusbef, sottolineando che la decisione del Consiglio di Stato, «permetterà alle famiglie di risparmiare in medio 60 euro all’anno. I maggiori beneficiari saranno i pendolari che avrebbero dovuto subire un vero e proprio salasso di almeno 50 euro al mese».

L’Anas, invece, frena gli entusiasmi: «Aspetteremo la sentenza definitiva della Giustizia amministrativa per decidere sugli ipotizzati rimborsi dei pedaggi autostradali corrisposti durante il periodo di applicazione del decreto del Governo», sottolinea il presidente dell’Anas Pietro Ciucci.

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