Pedaggio in tangenziale: nel 2009 i pendolari hanno pagato 103 milioni

Il presidente della Provincia Guido Podestà vuole introdurre nuovi pedaggi in tangenziale, ma i pendolari lombardi pagano già 103 milioni di euro l’anno per barriere e caselli. Un salasso quotidiano che ricade su chi, nella stragrande maggioranza dei casi, usa l’auto non per divertimento ma per la stretta necessità di recarsi al lavoro. Oltre la metà della cifra va a Milano Serravalle, i cui incassi senza bisogno di ulteriori balzelli sono stati di 59 milioni di euro tra gennaio e ottobre 2009. Quattro i punti delle tangenziali dove gli automobilisti devono già mettere mano al portafogli: il casello di Milano Ovest (dove sono stati versati 7,3 milioni), la barriera di Terrazzano (18,2 milioni), quella di Sesto San Giovanni (22,7 milioni) e Agrate/Vimercate (10,8 milioni). Per i pendolari lombardi non finisce qui: altri 44 milioni sono stati incassati in un anno da Autostrade per l’Italia alla barriera Nord sulla Milano-Laghi. A differenza della Serravalle, in questo caso il pedaggio varia in base ai chilometri percorsi, ma nella quasi totalità si tratta di utenti lombardi, perlopiù provenienti da Varese e Como, costretti a servirsi tutti i giorni delle trafficate A8 e A9. Chi vuole entrare a Milano comunque deve pagare anche all'altezza di altre due barriere gestite da Autostrade per l'Italia: Milano Sud e Milano Est.

La prima vale da sola 126 milioni di euro l’anno, la seconda 42 milioni.
Sulla proposta di estendere i pedaggi in tangenziale si registra intanto lo stop delle associazioni dei consumatori (preoccupata per l’aumento dei prezzi sulle merci) e anche della polizia locale.

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