La posa della prima pietra della Pedemontana è fissata per il 2012. Sulla carta. Ma ora comincia la corsa contro il tempo per cercare di anticiparla al 2009, nei fatti. Una sfida difficile ma che trova tutti daccordo. Governo compreso. «Il 2012 è troppo tardi - insorge il ministro alle Infrastrutture, Antonio Di Pietro -. Quella pietra vorrei posarla io insieme a Formigoni. Dobbiamo lavorare per questo». I presupposti per farcela ci sono: cè la collaborazione dello Stato e laccordo di programma definitivo sullautostrada. E soprattutto cè una proposta di legge che la Regione ha pronta nel cassetto da presentare tra qualche giorno al Parlamento per abbreviare i tempi e liter amministrativo di pratiche e scartoffie varie. Senza che plichi di carta giacciano inutilmente per settimane sulle scrivanie di funzionari e ministri. «Poter gestire le procedure secondo il rito ambrosiano - sostiene lassessore lombardo alle Infrastrutture, Raffaele Cattaneo - e non secondo quello romano è la garanzia che non perderemo nemmeno un giorno. Anticipare linizio dei cantieri è come scalare lEverest a piedi ma siamo pronti a farlo».
Di Pietro farà la sua parte per accelerare il decollo di tutte le grandi opere lombarde e non solo della Pedemontana: «Quando il 13 marzo firmerò la convenzione sulla Brebemi dal notaio - assicura - dopo tre ore consegnerò tutto al Cipe, senza perdere tempo. La legge regionale per abbreviare gli iter è utile ma non so se da sola basterà. Potrebbe anche servire una legge nazionale». Intanto ieri è stato firmato laccordo di programma definitivo sulla Pedemontana. Il costo previsto ammonta a 4,6 miliardi di euro. Lasse principale del sistema autostradale sarà lungo 67 chilometri e collegherà Malpensa con Bergamo. Ci saranno poi la tangenziale di Varese (lunga 10,5 chilometri) e quella di Como (9 km). «Per arrivare a questo accordo - puntualizza il presidente della Regione, Roberto Formigoni - sono state superate decine di ostacoli. È una forma di federalismo che si fonda sulla collaborazione forte tra Stato e Regioni e riconosce alle regioni più poteri. Siamo di fronte a una svolta reale. Finora la storia della Pedemontana è stata solo virtuale, ora si entra nella fase della realizzazione».
La delibera che ha promosso laccordo di programma è datata 18 luglio e da settembre è cominciato il lavoro per «sciogliere i nodi» e mettere daccordo tutti «senza sprecare nemmeno un giorno».
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