Roma - Decine di perquisizioni domiciliari in diverse regioni italiane nei confronti di 32 persone responsabili di detenzione e divulgazione di materiale pedopornografico. Copioso il materiale sequestrato e tutt’ora al vaglio degli inquirenti. Le operazioni sono state condotte dalla polizia delle comunicazioni di Bologna.
La maxi operazione Maxi operazione contro la pedopornografia della Polizia delle Comunicazioni di Bologna in 12 regioni italiane dove la polizia ha eseguito decine di perquisizioni domiciliari nei confronti di 32 persone responsabili di detenzione e divulgazione di materiale informatico, immagini e video, prodotti mediante lo sfruttamento sessuale di minori. All'identificazione dei pedofili si è giunti grazie a una delicata attività sotto copertura operata dagli investigatori della Polizia delle Comunicazioni di Bologna, effettuata all'interno di alcune particolari "stanze di chat" internet, nelle quali gli indagati si incontravano per scambiarsi i file illegali oggetto delle indagini.
Il materiale sequestrato L'operazione ha permesso di sequestrare una ingente mole di materiale informatico a contenuto
pedo-pornografico tuttora al vaglio degli inquirenti. Le regioni italiane interessate, oltre l'Emilia Romagna, sono dodici: Piemonte, Lombardia, Veneto, Toscana, Marche, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Calabria e Sicilia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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