Pedopornografia, Italia al quinto posto Napolitano: "Si fa poco"

L’Europa è l’epicentro della pedofilia online. La denuncia del capo dello Stato: "Situazioni di grave sfruttamento dell’infanzia"

Pedopornografia, Italia 
al quinto posto 
Napolitano: "Si fa poco"

Roma - Ogni giorno vengono scoperti 120 nuovi siti pedofili e vengono censite sette nuove piccole vittime. Telefono Arcobaleno, in occasione della Giornata Mondiale sui diritti dell’infanzia, ha sintetizza così il mercato della pedopornografia: l’Europa si attesta epicentro assoluto della pedofilia on line; oltre il 90% dei bambini sfruttati è di razza europea, l’86% dei materiali pedofili è allocato in Europa, i due terzi dei clienti sono europei.

I numeri di Telefono Arcobaleno I consumatori italiani di pornografia minorile sono praticamente triplicati in quattro anni, con un incremento del 188% rispetto al 2004, che pone l’Italia al quinto posto di una triste classifica, preceduta solo da Germania, Stati Uniti, Russia e Regno Unito. Dal canto suo, Save the Children ha esortato il governo a migliorare il sistema di accoglienza per i minori migranti, affinchè i loro diritti non siano pregiudicati da questioni di ordine pubblico, dalla lotta contro la criminalità o dal controllo dei flussi migratori.

La denuncia di Napolitano Per il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, "ancora oggi, purtroppo, sono presenti in vaste aree del pianeta situazioni di grave sfruttamento dell’infanzia, specialmente dove persistono diffuse ed antiche condizioni di sottosviluppo e di povertà e conflitti endemici tra le diverse etnie. Forte deve essere, pertanto, l’impegno delle organizzazioni internazionali nell’impedire ogni forma di sfruttamento, che giunge fino all’impiego di adolescenti come soldati, e nel rimuovere gli ostacoli che impediscono condizioni di vita rispettose dei bisogni, dei diritti e delle aspirazioni dei minori".

Sulla stessa linea anche il presidente della Camera, Gianfreanco Fini, che ha aggiunto che "anche l’Italia ha le sue piaghe, più o meno nascoste: quasi ogni giorno, tristi e dolorosi fatti di cronaca ci ricordano che intorno a noi continua a esistere una oscura realtà parallela, un antimondo turpe, che sfrutta i bambini, anche con modalità abominevoli".

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