C'è un cammino che attraversa l'Europa e arriva dove la terra finisce. La sua leggenda si tramanda da secoli e richiama folle enormi in cerca di benedizione fino alla cattedrale del santo pellegrino.
É il «Cammino di Santiago de Compostela», anzi i cammini, (perché la Spagna ne è piena e anche Italia, Portogallo, Germania, Francia), non soltanto percorsi bellissimi immersi nella natura sulla via che fu dell'apostolo Giacomo, ma sentieri di boschi e città dove camminano insieme atei e pellegrini di ogni religione, alla ricerca di sé stessi e del senso della vita.
Percorrere «el camino» è dunque anche un viaggio personalissimo, in cui si mescolano storie ed esperienze, silenzi interminabili e chiassosissimi nuovi amici.
In bicicletta, a cavallo o a piedi con il proprio zaino si percorrono in media dai 100 agli 800 chilometri e ci vogliono dalle 4 alle 8 ore al giorno per raggiungere gli albergue, residenze religiose o municipali che offrono letto e doccia calda in cambio di un donativo o di pochi euro a notte.
Quello detto «francese» è forse il più antico e certo il più popolare: si parte dalla piccola Saint Jean Pied-de-Port, dove è possibile registrarsi, prendere la conchiglia da appendere allo zaino (simbolo del santo e dei suoi seguaci) e ritirare la «credencial», la tessera per raccogliere i «sellos», timbri di chiese e dei luoghi in cui si sosta a mangiare e dormire, che serve a dimostrare il cammino percorso e ottenere la «Compostela», il certificato del pellegrinaggio a Santiago per devozione.
La prima tappa mette alla prova le gambe di ogni pellegrino con i suoi di 25 chilometri (27 se si sceglie la «via alta») attraverso i Pirenei, dov'è di rito recuperare un ramo secco per farne il bastone di viaggio. La strada corretta è segnata fino alla fine dalla «freccia gialla» e da croci o mucchi di pietre che i pellegrini lasciano a ricordo del passaggio. Arrivando a Roncisvalle con le gambe e la schiena decisamente appesantite, è possibile sistemarsi e seguire la messa della sera con l'emozionante benedizione a luci soffuse. Nella regione di Navarra c'è la tappa di Zubiri, poi si cammina fino alla prima grande città: Pamplona, celebre per la festa di San Firmín e la sua corsa dei tori.
Servono almeno quattro settimane per attraversare le regioni spagnole: la Rioja, il Paìs Vasco, Castilla y Leon e la Galicia, il tratto più frequentato e per questo, meno bucolico.
La piccola Sarria è a 119 chilometri circa dalla meta e ci vorranno ancora 5 giorni di cammino: tra salite e discese pietrose si giunge a Portomarín, poi a Palais de Rey, dove l'impegno è premiato dalla nuova piscina in cui rinfrescare le gambe e la mente.
Tradizionale la sosta a Melide, dove porzioni abbondanti di polpo attendono i pellegrini affamati nella storica pulpería Ezequiél. Con lo stomaco pieno segue un tratto piuttosto duro per le ginocchia fino al suggestivo albergue di Ribadiso da Baixo, con le finestre d'un azzurro intenso e un ruscello d'acqua fredda dove immergere i piedi stanchi fra le libellule blu.
Superata Arzúa si giunge a Pedrouzo: l'ultima notte è breve e si parte presto per assistere alla messa di mezzogiorno. Oltrepassato il Monte Gozo, col monumento-ricordo a Giovanni Paolo II, si intravedono le torri della cattedrale: le ultime frecce e un fiume di zaini danno la direzione.
Soddisfatti si mostra la «credencial» nell'ufficio dei pellegrini e, se tutto è in regola, si ritira la Compostela. Il 2010 è un Anno Santo: il giro della cattedrale si fa entrando dalla Porta del Perdono e prima d'uscire, com'è tradizione, si «abbraccia» la statua di San Giacomo che domina la navata centrale: la fila è lunga per entrare a vedere il Botafumeiro, il grande incensiere che oscilla sulle teste dei fedeli facendo perdere il fiato.
Ma il viaggio continua fino a Finisterre: così chiamata perché questo pezzo di terra era considerato un tempo la «fine del mondo». Lì potrete finalmente rilassarvi, raccogliere conchiglie sulla spiaggia, bruciare i vestiti del viaggio e, prima di volare a casa, lanciare il bastone nell'oceano.
Indispensabile un manuale che segna tappe, difficoltà e indirizzi utili: piuttosto aggiornata la «Guida al Cammino di Santiago de Compostela», edita da Terre di Mezzo (17 euro). Per informazioni e domande: www.compostela.pellegrinando.it Per il programma del 2010 e il turismo in Spagna www.xacobeo.es e www.spain.info/it; tel. 199906082
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