La Pellegrini si sfoga: «Incavolata per le bugie» E Magnini la spalleggia

Federica è esplosa sul blog. Federico è servito. Lei è Federica Pellegrini. Lui Federico Bonifacenti, l’ex tecnico che l’ha accusata di trovar scuse al flop agli europei. «Non mi piaceva il vai e vieni da Roma, voleva allenarsi con i velocisti e non ero d’accordo». Parole che hanno ferito. Il blog è diventato il salotto di sfogo della furia di Federica, tra gran numero di ammiratori, commentatori e qualche critico che hanno fatto da cornice. Il finale del discorso a cuore aperto è un acuto: «Basta dire cavolate!». Inequivocabile.
«Sono delusa», aveva cominciato a scrivere «per come è andata la gara ma nulla di grave. Sono dispiaciuta solo del fatto che avrei voluto essere pronta per poterla fare bene, a me non piace mai sentirmi impreparata». Poi le bacchettate: «La mia, passatemi il termine, “incazzatura” parte dal fatto che avevo chiesto 3 cose al mio allenatore a settembre e soltanto 3 cose di numero. Odio essere presa in giro, perchè sono sempre sincera anche a costo di litigare e discutere». Aveva detto queste cose alla presenza «di mia madre e di Emiliano Brembilla».
Le richieste: primo punto: «Non nuotare più da sola. Avevo bisogno di compagnia per affrontare almeno gli allenamenti più difficili e invece alla fine eravamo sempre e solo 3 gatti e vi posso assicurare che Federico era al corrente dei miei attacchi di colite e nervoso perchè non ce la facevo più a nuotare da sola». Secondo: «Mantenere un buon lavoro a delfino durante gli allenamenti: Philippe (Lucas, ndr) me lo faceva fare molto e ho visto che mi aiutava nella mia forza della bracciata e anche nella sensibilità. Alla fine, il delfino in allenamento non l'ho mai fatto».
Terzo: «Aumentare i lavori di velocità, provando una collaborazione periodica tra Federico e Claudio Rossetto. Federico si è subito dimostrato disponibile.... Quindi è inutile che ora si inventi che volevo a tutti i costi scendere sempre più spesso a Roma... Queste erano richieste fatte da una che qualcosa nel nuoto ha fatto e vuole continuare a fare e come fanno tutti i professionisti do punti di riferimento al mio nuovo allenatore per indirizzarlo....

Ovviamente nessuna di queste 3 cose sono state fatte». E se Bonifacenti non avesse capito è intervenuto anche Magnini, a difesa dell’amata. «Si vedeva che Federica non era preparata». C’è tempo fino a Londra per rimediare. Senza cavolate.