La sinistra lotta contro il tempo e spera ancora, nelle ultime ore da qui a domenica, di impedire il raduno di Forza Nuova. Il sindaco Letizia Moratti non parla, il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni nemmeno. Ma il dibattito politico è comunque acceso. Ad animarlo è principalmente il presidente della Provincia Filippo Penati che sullargomento accusa il vice sindaco Riccardo De Corato di essere un «vecchio fascista perché non prende posizioni distanti dalle teorie negazioniste». «Il percorso che ha portato Gianfranco Fini a Gerusalemme condannando gli orrori del fascismo e i campi di sterminio - aggiunge - per De Corato non si è mai concluso». E De Corato di tutta risposta: «Penati ancora una volta straparla. Le sue sono solo sparate elettorali». Il vicesindaco ricorda anche che domenica il centro sociale Conchetta «ospiterà il fondatore delle Br Renato Curcio, che terrà una lezione ai bravi ragazzi dei centri sociali. Centri sociali di cui lo stesso Penati ha irresponsabilmente evocato le tragiche gesta compiute lo scorso 11 marzo in corso Buenos Aires».
Anna Finocchiaro e Luigi Zanda, presidente e vice presidente dei senatori del Pd, si rivolgono direttamente al ministro Roberto Maroni: «Il raduno nazifascita - sostengono- appare una provocazione inaccettabile in uno Stato democratico come il nostro il cui lordinamento proibisce qualsiasi forma di apologia del fascismo». A parlare di «uno sfregio alla città» è il consigliere lombardo del Prc Luciano Muhlbauer: «È illegittimo permettere che sia organizzato un convegno del genere».
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