«Credo sia essenziale che a questa manifestazione siano presenti i gonfaloni delle istituzioni, che devono rappresentare e simboleggiare lunità della comunità». Invito firmato da Filippo Penati che auspica la presenza alla fiaccolata di stasera «di tutti i capigruppo del consiglio provinciale». Ma Forza Italia chiede al presidente della Provincia e alla maggioranza di centrosinistra di fare un gesto «inequivocabile» votando «la mozione delle opposizioni che reclama maggior severità nella gestione dellordine pubblico».
Scelta che, aggiungono gli azzurri, va seguita «dalla costituzione di parte civile della Provincia contro i responsabili degli scontri». Altrimenti? I rappresentanti di Forza Italia parteciperanno alla fiaccolata contro i bravi ragazzi della sinistra ma non dietro al gonfalone dellIstituzione che, ricordano, ha premiato «il Leoncavallo». «Ci piacerebbe ascoltare dal diessino Penati una condanna senza ambiguità ovvero senza legittimare quellUlivo che candida nelle sue file esponenti dei no global» spiega Bruno Dapei, capogruppo provinciale di Forza Italia. «Condanna sin qui pure mancata dal presidente Penati anche nellaula di Palazzo Isimbardi nei confronti di quel consigliere di Rifondazione comunista e presidente di commissione che considera gli assassini del giovane di destra Sergio Ramelli come protagonisti di un movimento che lavorava per la trasformazione sociale e che, sempre pubblicamente, in aula si è detto contrario a ogni gesto di pacificazione perché noi non dobbiamo pacificare proprio niente» aggiunge Dapei.
E mentre Paola Frassinetti, capogruppo provinciale di An, fa sapere di «condividere la posizione dei colleghi di Forza Italia» - e richiama «a evitare nel futuro, comè avvenuto nella vicenda Ramelli, di dare sempre una giustificazione allantifascismo militante» -, il consigliere Max Bruschi solleva perplessità «sulla presenza del consigliere provinciale di Rifondazione, Pietro Maestri, durante il presidio antagonista di San Vittore». Perplessità, spiega Bruschi, che derivano «dal ruolo istituzionale che avrebbe dovuto quantomeno suggerire al consigliere di non stare a fianco dei supporter dei centri sociali responsabili della guerriglia metropolitana di sabato scorso».
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