Penati a Palazzo Marino: «Unire gli sforzi su Expo»

Tradurre concretamente Expo 2015 significa anche «raccordare gli investimenti e dare una finalità chiara rispetto agli interessi pubblici». Lo sostiene il presidente della Provincia Filippo Penati che non ha dubbi sulla necessità della collaborazione dei Comuni della Provincia in un «grande piano d’area per gli investimenti. E lo dettaglia a Letizia Moratti in un vertice a Palazzo Marino.
Il presidente della Provincia spiega al sindaco di Milano che «oltre ai quattro miliardi di investimenti già previsti» arriveranno pure «quelli che Expo porterà, in partnership tra pubblico e privato» e «quelli che i Comuni, Milano compreso, sapranno proporre per realizzare obiettivi pubblici». Dunque, in sostanza, occorre «raccordare gli investimenti» e occorre farlo «subito» perché «sette anni sono un soffio».
E mentre, sempre ieri - secondo una nota di Palazzo Marino -, il sindaco di Milano insieme al presidente della Regione Roberto Formigoni ha condiviso pure «la preparazione di un futuro incontro con i presidenti delle Provincie lombarde», il Pd lombardo denuncia che «si affronta l’Expo 2015 esclusivamente in termini di infrastrutture» ovvero «il rischio di una cementificazione selvaggia è alle porte».

Denuncia «fuori luogo» replica Davide Boni, assessore regionale al Territorio: «La legge lombarda per il governo del territorio, 12/2005, sottolinea la necessità di recuperare le aree dismesse e di riutilizzare al meglio ogni spazio lasciato in disuso». Come dire: Expo 2015 non sacrifica «aree vergine» e contribuisce «a rendere più vivibili e sicure le nostre città».

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