Il futuro della Provincia di Milano sta in centoquarantaquattro pagine. Sintesi di quel progetto, «la città di città», che per lamministrazione di centrosinistra è un tassello «per rafforzare la competitività dellarea metropolitana milanese e affrontare le criticità dellarea puntando sulla partecipazione del territorio». Virgolettato di Filippo Penati che guarda oltre i confini «amministrativi» e già propone al prossimo Governo del Paese una «legge speciale per Milano» anziché i commissari ad hoc che, secondo il presidente della Provincia, non offrono più soluzioni convincenti.
Valutazioni politiche di chi cerca «progetti che accrescano la qualità della vita» - con il supporto del Politecnico milanese che sta lavorando alla pianificazione strategica dellarea - anche attraverso un bando disponibile online (www.cittadicitta.it). Condizione che, secondo il capogruppo provinciale di Forza Italia, Bruno Dapei «appartiene al libro dei sogni»: «La seducente denominazione delliniziativa non cancella la realtà dei fatti: lamministrazione provinciale non ha nei cassetti nemmeno un progetto. Neanche uniniziativa in materia urbanistica per sviluppare Milano e la sua Provincia».
«È inquietante» continua Dapei «scoprire poi che Palazzo Isimbardi persegue una pianificazione dirigista, nonostante i fallimenti del passato che sono ancora visibili almeno per chi li vuole vedere».
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