da Milano
Bull ha perso ieri in Borsa oltre un terzo del suo valore dopo aver rivisto drasticamente al ribasso le previsioni sui risultati 2006. La storica società informatica francese imputa lallarme alla divisione italiana e allevoluzione «meno dinamica del previsto» per il mercato dei server. Ieri il titolo era stato sospeso al ribasso. Poi alle 15,50 la perdita si è attestata al 35% a 4,65 euro (il range di 12 mesi era stato fino a ieri tra 6 e 10,83). Il gruppo di servizi informatici conta ora su ricavi «stabili», invece che in crescita del 4-4,5% come stimato in precedenza, mentre l'Ebit (ossia gli utili dopo le tasse) è ora visto a 13-18 milioni, da 40-45 milioni di euro. Tutto a causa della filiale italiana che dovrebbe chiudere con una perdita operativa record pari a 19 milioni. Una perdita - è scritto in un comunicato - «che dovrebbe avere un impatto equivalente sull'Ebit di gruppo». La società era già in rosso nel 2005 e secondo Cic Securities, che ha portato la sua raccomandazione a «hold» da «buy», sconta l'eccessiva esposizione alle commesse pubbliche di Roma e in generale al degrado contesto economico italiano. Il motivo è che la società in Italia è molto legata alle commesse pubbliche che hanno subito una battuta di arresto a causa delle elezioni e del clima di incertezza che ne è derivato. «Se escludiamo lItalia - ha spiegato il direttore finanziario Philippe Lederman - il fatturato è cresciuto tra l1 e il 2%». Ora la società presenterà il prossimo 27 luglio un piano che prevede la ristrutturazione della filiale italiana dove saranno tagliati i costi, saranno sviluppati altri business e si cercherà di implementare il settore privato per non dipendere totalmente dalle commesse pubbliche.
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