Perdite d'acqua o alberi in 3D. L'IA in 44 progetti del Comune

Sensori e tecnologia per "velocizzare" filobus o pratiche edilizie. Lanciato il Manifesto per garantire sicurezza, privacy e corsi ai cittadini

Perdite d'acqua o alberi in 3D. L'IA in 44 progetti del Comune
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Il censimento di 30mila alberi in 3D, per monitorare tramite algoritmi e in tempo reale lo stato di salute e il rischio crollo, è già operativo. Sono in fase di sperimentazione i "filobus intelligenti" lungo la linea 90/91, sensori installati a bordo e su strada forniscono in tempo reale e direttamente al mezzo il conteggio passeggeri, informazioni su veicoli fermi, presenza di ostacoli, pedoni o bici, il sistema dovrebbe garantire viaggi più regolari, puntuali e meno bruschi. Sempre sperimentale, e gestito da A2a, è il progetto che ricerca perdite sulla rete di teleriscaldamento mediante correlazione acustica. o quello con cui Mm ha costruito modelli in grado di identificare le anomalie per ogni punto di riconsegna dell'acqua nella rete per intercettare perdite tecniche o frodi. Sono in tutto 44 al momento i progetti in cui il Comune, direttamente o tramite le proprie aziende partecipate, sta applicando l'Intelligenza Artificiale. Si tratta di 19 progetti già operativi e 25 in fase sperimentale, in testa con 21 c'è A2a, 14 sistemi sono gestiti direttamente dal Comune, 4 da Mm, due da Atm e uno da Amat. Tra i piani che sta testando Palazzo Marino c'è il riconoscimento e l'"offuscamento" dei dati personali non pertinenti presenti nelle immagini collegate a una sanzione. E Atm, che entro il 2026 avrà il 50% della flotta elettrica, sta sviluppando un sistema di Ia per stimare il consumo energetico di ogni mezzo in base alla tratta e al tempo, creando dei piani di ricarica con "predizioni in tempo reale". E il Comune usa l'IA per velocizzare le pratiche edilizie (dalle immagini satellitari per aggiornare il database topografico al riconoscimento di passi carrai o dehors su strade anche se sono parzialmente coperti). Di tutto questo si è parlato durante la "Milano Digital Week 2025" che si è tenuta nei giorni scorsi, ma anche degli anticorpi di cui il Comune si è dotato. La coordinatrice del Board per l'innovazione tecnologica Layla Pavone ha presentato il "Manifesto per l'uso dell'intelligenza artificiale", Milano è la prima città in Italia a dotarsi di un documento di così ampio respiro. "L'IA è ormai entrata a far parte della vita e del lavoro di tutti, anche all'interno della macchina comunale - commenta -. Deve un alleato per migliorare i servizi e risolvere difficoltà e con questa iniziativa ci vogliamo impegnare ad un impiego rispettoso, sicuro, centrato sulle persone e orientato al bene comune". Il testo definisce sei valori fondamentali a cui il Comune dichiara di attenersi: all'"Umanesimo digitale", per una AI che rispetti dignità e diritti umani, si affiancano "Trasparenza e Comprensibilità", che garantiscano ai cittadini il diritto di conoscere i criteri e i motivi per cui vengono usati gli algoritmi, "Inclusività e Pari Opportunità", per un accesso equo ai servizi digitali per tutte le fasce della popolazione.

Priorità alla "Sicurezza e Protezione dei dati", per la massima tutela delle informazioni sensibili e della privacy, seguite da "Sostenibilità" (riduzione dell'impatto ecologico) e "Partecipazione civica", per cui il Comune si impegna anche a promuovere corsi sull'uso responsabile dell'IA. Tutte le decisioni critiche, assicura, "resteranno sotto la supervisione diretta di un operatore pubblico".

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