Erano in Italia senza lavoro e senza permesso di soggiorno. Per campare vendevano cianfrusaglie davanti un supermercato di Corsico. Eppure non hanno esitato nemmeno un istante a rincorrere un tossicodipendente, che aveva appena rapinato una cassiera e stava scappando con un cospicuo bottino di oltre 1500, e a offrirsi come testimoni dellaccaduto. E ora, lonestà di questi due senegalesi verrà abbondantemente premiata. Nessuna ricompensa in denaro, però: per loro lautorità giudiziaria ha proposto infatti un permesso di soggiorno di tre mesi, rinnovabile per altri tre, per motivi di giustizia come premio per la loro collaborazione. Sono da poco passate le 17, quando Antonio P., un tossicodipendente di ventanni residente a Cesano Boscone, entra in un supermercato della catena Ins e, minacciando con un taglierino una cassiera, si fa consegnare 1.500 euro. Appena uscito, però, si imbatte nei due senegalesi che, attirati dalle urla della donna, lo trattengono costringendolo a mollare la refurtiva.
Il giovane, però, dimenandosi violentemente, riesce a fuggire finendo però per essere bloccato subito dopo da una pattuglia dei carabinieri, chiamata dal personale del supermercato. E proprio nel momento in cui termina la fuga del giovane, inizia la favola dei due senegalesi: con il loro gesto, forse, si sono regalati una più sicura permanenza in Italia.Permesso di soggiorno ai vucumprà eroi
Due senegalesi bloccano un rapinatore in fuga
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