Avanti tutta. A Milano un giardino porterà il nome di Bettino Craxi. Nel decennale della morte, ieri il sindaco ha confermato la volontà di procedere nelliniziativa annunciata qualche settimana fa. Specie dopo le parole affidate a una lettera alla vedova Craxi dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Che «mi confortano e mi rafforzano nellidea che sia giusto aprire un dibattito su quegli anni - spiega Letizia Moratti -, per arrivare a una riconsiderazione e, possibilmente, a una memoria condivisa rispetto a un periodo che ha avuto certamente luci e ombre, ma che ha visto in Craxi una figura fondamentale». La volontà di dedicargli un luogo, conferma, «cè e proseguiremo». Ma «il nome alla via è un motivo per non rimuovere, ma non è sufficiente, è più importante che proprio la città di Milano, dove Craxi ha vissuto, si faccia promotrice di un dibattito ampio e sereno su quel periodo storico, al quale possono partecipare politici, magistrati, storici, critici, industriali». Una democrazia «è tanto più forte quanto più è capace di riconoscere le proprie forze e i propri errori».
Ci ha provato una parte del consiglio comunale, ieri pomeriggio, ad aprire con un ricordo sulla figura di Craxi. Il capogruppo del Pdl Giulio Gallera voleva commemorare lex segretario Psi, ma la sinistra radicale si è opposta. «Assurdo - protesta Gallera - visto che proprio in questa città Craxi è stato consigliere e assessore». La seduta si è comunque aperta sul tema, visto che Vincenzo Giudice del Pdl ha chiesto allinizio linversione dellordine dei lavori per discutere dellodg presentato a ottobre sullintitolazione di una via a Craxi.
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