Il personaggio della settimana

Il 25 settembre leoni, il 25 aprile non pervenuti: è già finita la "Resistenza" vip?

Tanto hanno inneggiato alla Resistenza e al dramma imminente il 25 settembre, quanto si sono dimenticati di cosa sia davvero il 25 aprile: l'ipocrisia dei vip italiani

Il 25 settembre leoni, il 25 aprile non pervenuti: è già finita la "Resistenza" vip?

Lo scorso 25 settembre, quando Giorgia Meloni, con Fratelli d'Italia, conquistava la maggioranza dei voti degli elettori diventando il primo partito in ordine alle preferenze delle urne, da molti ambienti radical chic non si è perso tempo a gridare al ritorno del fascismo. L'idea che gli italiani abbiano potuto dare in mano le chiavi di Palazzo Chigi a un partito di destra, che insieme a Lega e Forza Italia ha organizzato un governo di rottura rispetto a quanto accaduto nei dieci anni precedenti, proprio non è scesa a quelli che sbandierano il vessillo della democrazia. Sì, perché democrazia è solo quando tutto va secondo i loro piani. Non si sono tirati indietro, hanno annunciato ipotetiche fughe dall'Italia, si sono dissociati dal voto democratico e hanno inneggiato alla Resistenza.

Per questo motivo, nel vero giorno in cui l'Italia celebra la Resistenza, quella reale fatta dai partigiani contro il vero regime, ci si sarebbe aspettati da queste persone una presa di posizione, una qualche forma di ricordo e di omaggio verso quelli che hanno combattuto per rendere l'Italia il Paese che è oggi. Francesca Michielin, pensando di trovarsi improvvisamente nel 1943, il 26 settembre appena saputo l'esito delle elezioni ha subito pubblicato: "Oggi inizia la resistenza. Buongiorno a tutt3". Il 25 aprile ha probabilmente perso tutta questa energia cammin facendo, visto che si è limitata a condividere una lapide omaggio a chi ha combattuto per la libertà.

Non pervenuti i Maneskin, evidentemente troppo impegnati nel tour per ricordarsi che il 26 settembre avevano cercato la compassione del mondo dichiarando che a seguito della vittoria del centrodestra quello era un giorno triste per l'Italia. Ci sono stati poi i vari Chiara Galiazzo, Kasia Smutniak e altri a evocare strani ritorni e disastri. Sono passati 7 mesi e nel frattempo tutti quelli che hanno sventolato lo spettro fascista sembrano aver dimenticato "l'annunciazione" del disastro di settembre, fanno la loro vita e il 25 aprile erano evidentemente troppo impegnati per omaggiare chi davvero ha combattuto.

Cosa significa questo? Significa che bisognerebbe iniziare a considerare le esternazioni dei vip in merito alla politica per quello che realmente sono: nella maggior parte dei casi si tratta di meri tentativi di raccogliere engagement, di dimostrare di essere "dalla parte giusta della storia" per raccogliere qualche like e qualche apprezzamento in più.

Non certo un vero manifesto di propaganda politica nel quale credono o per il quale sarebbero disposti a sacrificare ciò che hanno di più caro: il consenso.

Commenti