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Can Yaman, un tour benefico per aiutare gli adolescenti

L'amatissimo attore Can Yaman, da sempre sensibile alle tematiche benefiche, ha inaugurato il Break the wall, un tour itinerante, per aiutare gli adolescenti in difficoltà

Can Yaman, un tour benefico per aiutare gli adolescenti

Non è la prima volta che accade, anzi, la brillante carriera dell'attore turco Can Yaman, da Daydreamer al più recente Viola come il Mare, ora anche su Netflix, è andata pari passo con la beneficenza. In un modo, come quello dello spettacolo, dove la fama è il primo obiettivo, è raro trovare esempi di tanta generosità, un valore che va assolutamente riconosciuto, tanto quanto la professionalità e la bravura dell'attore. Amatissimo dal pubblico femminile, e con un fan club internazionale di grande potenza e prezioso sostegno per ogni iniziativa presa, Yaman, di ritorno in Italia dall'Ungheria dove è rimasto 7 mesi per girare un ambizioso progetto seriale El Turco, ha annunciato il progetto Break the wall (abbattiamo il muro), nato a gennaio, che lo impegnerà in giro per il nostro Paese fino a giugno.

Con la sua associazione Can Yaman for Children, già in passato aveva dato vita a progetti importanti che riguardavano soprattutto i bambini. Numerose le visite ai reparti oncologici, le donazioni e le apparizioni personali, per attirare attenzione suoi problemi dei più piccoli, degli indifesi, di chi non ha voce, ma ha bisogno di aiuto. Oltre all'immediata disponibilità dopo il recente terremoto che ha devastato la sua terra, la Turchia, per cui si è attivato con una sostanziosa raccolta fondi, ha lavorato con il suo team per attuare un progetto il Break the wall, un vero e proprio tour sul nostro territorio nazionale, che coinvolge anche alcuni locali come bar e discoteche, con l'obbiettivo di abbattere il muro del silenzio e della solitudine, dietro il quale si nascondono i ragazzi per fuggire al loro disagio, soprattutto post pandemia.

Can Yaman il suo importante obiettivo

Intervistato dal quotidiano La Repubblica ha spiegato il suo intento: "Per colpa della pandemia, per troppo tempo ci siamo focalizzati solo sui danni fisici, trascurando quelli psicologici. La gente non fa attenzione ai problemi che non si vedono. Viviamo con persone problematiche, la pandemia ha incrementato il disagio. Ci siamo trovati rinchiusi, gli adolescenti non sono andati a scuola, non hanno potuto socializzare". Lui, che ha oltre 10 milioni di follower su Instagram e che conosce bene la potenza dei social, ha però anche sottolineato le problematiche a cui un giovane, non ancora in possesso degli strumenti di comprensione, può andare incontro.

"Un mondo diverso e più inclusivo è possibile, e il loro futuro si costruisce con l’incontro e lo scambio, mai con l’isolamento. L’assenza di confronto e di integrazione, uniti al conseguente sviluppo di una dipendenza tecnologica, hanno generato dinamiche di alienazione e isolamento del tutto nocive le cui prime vittime sono state proprio i giovani". Concretamente, l'associazione nata dalla volontà dell'attore, ha ricevuto il Patrocinio dell’Istituto di Neuropsichiatria Infantile di Roma, centro di eccellenza internazionale, fondato dal Professor Bollea negli anni 70.

La struttura ospedaliera ha bisogno di un aiuto concreto che la renda più ospitale e adeguata ad accogliere e aiutare i ragazzi nel loro processo di crescita per superare le proprie difficoltà. Per questo l’Associazione Can Yaman for Children ha deciso di devolvere all’Istituto i fondi raccolti durante il tour per permettere di organizzare incontri tra giovani, personale medico ed esperti del settore che consentiranno di approfondire le vere necessità degli adolescenti e la natura intrinseca dei loro problemi.

L'inaugurazione del tour è avvenuta al Policlinico Umberto I di Roma, dove ha visitato il Reparto di Neuropsichiatria Infantile, incontrando medici e famiglie e ascoltando le loro storie. Un percorso che non solo offre una speranza e un concreto aiuto agli altri, ma che ha permesso anche all'attore di portare avanti un percorso di crescita personale: "Mi sono evoluto tantissimo. La mia vita è fatta di fasi, a seconda delle circostanze divento un'altra persona. La mia crescita non si ferma.

Non sarei potuto diventare quello che sono se non avessi vissuto, avuto buone basi. L'adolescenza mi ha reso forte"

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