
La trasferta di Al Bano nella Russia di Vladimir Putin sta generando polemiche da tutte le parti. Perfino alcuni ambienti sociali, culturali e politici si sono spesi per criticare severamente l’operato del cantante italiano. In collegamento audio con La Volta Buona, però, Al Bano ha voluto spiegare per filo e per segno le motivazioni alla base della decisione di andare in Russia accompagnato da Iva Zanicchi.
In primis, Al Bano ci ha tenuto a descrivere ai telespettatori il viaggio con Iva Zanicchi. I due sono atterrati a San Pietroburgo per far parte del concerto e, ovviamente, onorare la musica italiana nell’Est. Poi, a stretto giro, è arrivato un commento sulla sua compagna di viaggio speciale. “Ci conosciamo da anni ma è come se la vedessi sempre per la prima volta”, ha sottolineato Al Bano facendo riferimento ovviamente a Iva Zanicchi.
Poi si è difeso dalle critiche che in questi giorni lo hanno travolto. “Chi critica è chi all’esterno e non conosce i fatti. Non sanno che in Russia noi siamo messaggeri di pace. È il mio mestiere e lo farò sempre, contro tutto e tutti. Mi sento tale da sempre, anche perché sono nato nel 1943, quando ancora cadevano le ultime bombe della Seconda guerra mondiale. Mio padre mi ha parlato della sua prigionia e di chi moriva al suo fianco”, ha evidenziato il cantante andando a spegnere, forse una volta per tutte, le polemiche futili. Ecco spiegato, nella versione di Al Bano, perché si dovrà tenere l’importante concerto in Russia. Parole diverse rispetto a quelle pronunciate nel 2023 su Pupo. “Lui è libero di fare ciò che vuole, indubbiamente.
Bisogna però chiedersi se sia opportuno in questo momento andare a fare la star in Russia. Quando sarà il momento opportuno, sarò ben felice di fare due concerti per festeggiare la pace. Uno a Kiev e uno nella Piazza Rossa di Mosca”, aveva detto Al Bano.