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"Ero un malato di dongiovannite". Carlo Conti senza freni

Il popolare conduttore Rai si è confessato senza freni inibitori sul suo passato, raccontando di avere cambiato la sua visione di vita dopo i 50 anni

"Ero un malato di dongiovannite". Carlo Conti senza freni

Sereno, abitudinario, fiorentino. Sono i tre aggettivi che Carlo Conti ha utilizzato per descrivere l'uomo che è oggi, alla soglia dei 62 anni. Lo ha fatto mettendosi a nudo nel salotto di Nunzia De Girolamo, tornata in onda con la nuova stagione del suo programma "Ciao Maschio". Il popolare conduttore Rai ha assecondato le curiosità della padrona di casa, rivelando aspetti poco conosciuti del suo passato e raccontando la sua parte più privata.

"Se sono arrivato a 52 anni senza sposarmi significa che ero diverso", ha scherzato Carlo Conti quando la De Girolamo, gli ha chiesto che uomo fosse in passato, e lui ha ammesso: "Prima ero un po' malato di dongiovannite, ero un farfallone". Prima dell'attuale moglie, Francesca Vaccaro (con la quale è sposato da oltre dieci anni), il conduttore è stato attorniato da donne bellissime e ha avuto qualche relazione famosa (con Roberta Morise, ad esempio) ma anche tante passioni fugaci con donne meno famose. I legami, aveva già confessato in passato, non erano il suo forte, ma qualcosa è cambiato quando Conti ha compiuto 50 anni.

"Diciamo che sono guarito", ha ironizzato Carlo Conti a "Ciao Maschio", proseguendo: "Ho detto basta. Ho sentito il bisogno di condividere, di fermarmi. Ero al giro di boa e avevo bisogno di una famiglia. Per fortuna la persona giusta per me era lì che mi aspettava e abbiamo costruito quello che oggi abbiamo". Una famiglia costruita su basi solide che si è allargata con l'arrivo nel 2014, del primogenito Matteo.

Cresciuto senza una figura paterna di riferimento (l'uomo è morto quando Conti non aveva neppure due anni), il popolare conduttore Rai ha avuto come punto di riferimento la madre, per questo, nonostante la sua "dongiovannite", il rispetto per l'altro sesso non è mai venuto meno: "Per le donne della mia vita ho avuto sempre grande rispetto e ammirazione perché avevo un grande esempio in casa, mia mamma".

Rispetto, ma anche leggerezza e ironia tipica del suo essere fiorentino, toscanità che lui rivendica con forza.

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