A due anni di distanza dall’ultima volta in cui si erano visti, una sera di maggio in cui l’ennesima lite era finita in aggressione con l’intervento del 118 e dei Carabinieri, Francesca De Andrè e l’ex fidanzato Giorgio Tambellini si sono rivisti in tribunale. Il giudice Riccardo Nerucci ha emesso la sentenza di primo grado, che condanna l’imprenditore lucchese a tre anni e tre mesi per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali.
Alla vigilia del verdetto il pubblico ministero, Paola Rizzo, aveva chiesto quattro anni di reclusione per l’ex fidanzato di Francesca De Andrè, con l'accusa di averla picchiata nel maggio 2022 con una violenza tale da farle perdere i sensi. Il collegio presieduto dal giudice Nerucci ha però deciso che tre anni e tre mesi di carcere e un risarcimento provvisionale di 15 mila sono sufficienti. A caldo la showgirl subito dopo la lettura della sentenza si è sfogata con La Nazione: “È una condanna troppo lieve secondo me. Faremo appello e procederemo anche in sede civile. Non finisce qui”.
Le violenze e l'ultima drammatica aggressione
I fatti per i quali Tambellini è stato condannato in primo grado risalgono al maggio 2022, ma da tempo la relazione tra Francesca De Andrè - secondo quanto rivelato dall'ex gieffina - si basava su vessazioni e violenze fisiche e psicologiche. Un rapporto controverso e burrascoso che si è concluso con la denuncia per aggressione sporta dalla figlia di De Andrè nel maggio di due anni fa a seguito delle percosse ricevute dall'uomo, che l'hanno fatta finire in ospedale con "naso rotto, capelli strappati, denti spezzati e bruciature di sigaretta sul corpo" oltre a una prognosi di ventuno giorni. Tutto documentato con foto e video postati sui social network nei giorni successivi all'aggresione, quando Francesca scappò a Milano per sicurezza e raccontò la sua storia.
Di quell'amore malato la showgirl ha parlato anche nel suo libro "Non era il cuore", scritto da Gabriele Parpiglia, dove l'aggressione del maggio scorso è raccontata nei dettagli. Ora la De Andrè, seguita dagli avvocati Paolo Pieragostini e Gianluigi Tizzoni, procederà in appello per cercare di avere giustizia per la terribile vicenda personale.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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