
Roberto Baggio a 360 gradi durante l’ultima puntata del podcast condotto da Gianluca Gazzoli. L’ex calciatore ha raccontato molti aneddoti della sua carriera senza dimenticare la terribile vicenda che lo ha coinvolto lo scorso anno proprio a giugno: la rapina subita nella sua villa in Veneto. Un racconto choc che ha stupito gli italiani e i fan della leggenda del calcio.
“Le persone che mi hanno rapinato in casa sapevano chi fossi - racconta lui -. Purtroppo, è un episodio che segna la vita perché è una violenza che fanno a te, a tua moglie e ai tuoi figli con una cattiveria che non riesci a spiegarti”. Ma a preoccupare sono i dettagli della violenza inaudita: “Hanno messo la pistola in bocca a mio figlio e l'hanno puntata alla testa per farsi dire dove si trovasse la cassaforte (che non abbiamo). Ci hanno minacciato dicendo che se l'avessero trovata, ci avrebbero ammazzati. Sono stati in casa nostra per tre quarti d'ora, ci hanno sequestrato da tutto, eravamo per terra e non era così facile. Il problema è il dopo, la rabbia che rimane dentro. Capisco la gente che vuole farsi giustizia da sola”. Parole dettate dalla rabbia di un padre che però faranno discutere e non poco.
“Non ho avuto paura perché non li ho sentiti arrivare, sono andato faccia a faccia con uno di loro, il mio istinto è stato tirare
un pugno in faccia e un calcio ma erano in sei. Lascio immaginare come sia andata... Non so se i ladri siano stati beccati perché non le autorità ci raccontano niente come è giusto che sia”, ha concluso l’intervista.