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I viaggi di Re Carlo III: segreti, regole e bufale sulle trasferte della Corona

Il sovrano e la famiglia reale inglese devono sottostare a regole di sicurezza ed etichetta quando viaggiano. Ecco segreti e bufale sui viaggi dei Reali

I viaggi di Re Carlo III: segreti, regole e bufale sulle trasferte della Corona

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Ci fu un episodio in cui l'allora Principe Carlo d'Inghilterra fu sistemato in uno “scomodo sedile” su un volo commerciale, senza che la notizia divenisse di dominio pubblico. Il fatto si scoprì quando il quotidiano Mail on Sunday, non senza conseguenze, pubblicò qualche stralcio del suo diario personale (insieme ad annotazioni politicamente più compromettenti) svelando degli intimi segreti del futuro Re Carlo III. “Mi ci è voluto un po’ di tempo per comprendere che questa non fosse la prima classe (!)sebbene fossi perplesso a causa della scomodità dei sedili mentre altre autorità erano sistemate sotto di noi in Prima classe... Questa è la fine dell’Impero ho sospirato tra me e me.”

Carlo non viaggiò in prima classe quel giorno in cui si recò con un volo di British Airways all’aeroporto Kai Tai di Hong Kong per la cerimonia di consegna che trasferiva il potere dalle mani britanniche a quelle cinesi. Era il 1997 e quella "fine dell’Impero” a cui si riferisce fu anticipata dal declassamento del suo sedile dalla first class a business. Una poltrona poco regale per il futuro Re d’Inghilterra. Perché l’etichetta e le regole sono importanti quando si tratta della famiglia Reale.

Un pericolo che ora Carlo non correrà più. Da Sovrano, per ragioni di sicurezza, non potrà avvalersi di voli commerciali e per viaggiare sarà costretto ad utilizzare solo jet privati. Regola che il Principe può infrangere. Semaforo verde per William sui voli commerciali, preferibilmente da prenotare con la compagnia di bandiera British Airways. Ma il viaggio reale non si limita alla scelta oculata del mezzo di trasporto e la sua organizzazione non è affar semplice.

Addetti alla sicurezza, guardie del corpo, segretarie private, addetti stampa, all’occorrenza baby sitter reali, parrucchieri, medici, sono gli elementi essenziali della squadra multidisciplinare che si muove a fianco del Sovrano. Che deve prevedere ogni criticità e ricercare in anticipo i migliori ospedali disponibili durante il soggiorno, assicurasi il materiale medico necessario, compresa una scorta del sangue dei reali in viaggio, secondo la testimonianza del giornalista reale Gordon Rayner che ha accompagnato la famiglia in 20 viaggi. La difesa della sicurezza e della sopravvivenza dei Reali è così importante che vige anche l’obbligo per un erede alla corona di non volare insieme al Sovrano o con un altro diretto discendente, per protegger il lignaggio reale.

Sarà difficile dunque vedere Carlo e William sullo stesso volo e in futuro (dopo il compimento del 12 anno di età di George) il Principe con suo figlio o il nonno con il nipote. A meno che il Re conceda un permesso che deroghi a questa regola, replicando il gesto compito in un paio di occasioni dalla Regina madre. Ogni imprevisto va calcolato e nella preparazione delle valigie è imperativo che si aggiunga, oltre agli outfit consoni al luogo che si visiterà, anche un abito nero da utilizzare in caso di lutto. Una indicazione derivata dal triste evento della improvvisa morte del papà delle Regina nel 1952.

Elisabetta II, che in quel momento si trovava in Sud Africa, dovette rientrare con urgenza e non avendo un abito nero con sé, fu costretta ad attendere a bordo una volta atterrata, perché gliene fosse consegnato uno adatto al tragico momento, da indossare prima di sbarcare per incontrare i fotografi. Quanto ad argomenti più frivoli ed esilaranti, è arrivato il momento di sfatare una bufala messa in circolo dal giornalista Tom Bower presente in una sua pubblicazione intitolata: “Principe ribelle: Il potere, la passione e le sfide di Carlo” circa la presunta strana mania dell’ex principe di viaggiare con una tavoletta del wc personale.

Intervistato da un radio australiana nel 2018 in occasione della suo viaggio per assistere ai Giochi del Commonwealth in Australia, alla domanda sulla veridicità della storia della tavoletta il Principe risentito avrebbe risposto: la mia cosa?…Oh non credete a tutte quelle ca…..te. Tesi divulgata anche Julian Payne, l’allora direttore delle comunicazioni del principe Carlo che twittava una foto del Principe e di Camilla scrivendo: “Il tour di Australia e Vanatun del Principe e la Duchessa inizia: 30 appuntamenti, 7 giorni , 1 gioco del Commonwealth e 0 tavolette del Wc”.

E con la sua investitura regale Carlo III si alleggerirà anche dall’incombenza di avere un passaporto con sé, richiesto fino a quando era Principe dato che l’autorità che emette il passaporto è lui, Sua Maestà Re Carlo III.

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