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Fedez, il contaballe: tutte le giravolte (per soldi) di un rapper incoerente

Si professa paladino della causa Lgbtq ma poi sbrocca quando si sospetta la sua omosessualità, dice di non voler andare a Sanremo ma ci va 2 volte in 3 anni: ecco l'incoerenza di Fedez

Fedez, il contaballe: tutte le giravolte (per soldi) di un rapper incoerente

Fedez è incoerente: questa sembra essere l'epifania che ha colpito molte persone nel giorno di Pasqua. Strano, perché sull'incoerenza del marito di Chiara Ferragni sono state scritte pagine e pagine nei mesi e negli anni passati. Possibile che gli italiani abbiano la memoria così corta? Il rapper ha sempre fatto il contrario di quanto detto e solitamente, dietro questi sospetti cambi di direzione, dietro ci sono solo meri interessi economici. Nulla di strano per chi ha imparato a conoscerlo in questi anni e ha avuto modo di constatare che quando ci sono di mezzo proposte a diversi zeri o comunque ritorni di immagine e di popolarità massicci, che possono portare a conseguenti ritorni economici. Nelle ultime ore il caso è montato perché, dopo aver definito Dubai come "Disneyland con i cadaveri sotto il tappeto", in queste ore si sollazza con tutta la famiglia nella città degli Emirati Arabi, ospite di un lussuoso albergo che probabilmente ha proposto a sua moglie una vacanza all-in in cambio di un po' di pubblicità.

È importante ricordare che Fedz è lo stesso che nel 2014 diceva che a Sanremo si va "quando le cose vanno male". E poi ha deciso di parteciparvi in gara nel 2021 in coppia con Francesca Michielin, arrivando secondo dopo la massiccia campagna per il televoto della moglie. E, non pago, quest'anno si è presentato a Sanremo in "quota Ferragni", all'interno del pacchetto che prevedeva la partecipazione di sua moglie come co-conduttrice per due serate, le più prestigiose. Infatti, Fedez non solo è salito sul palco come guest degli Articolo 31 nella serata dei duetti, durante la quale ha fatto le sue solite sceneggiate contro Giorgia Meloni, ma è stato anche ospite della nave Costa, ovviamente senza smentirsi e mettendo in imbarazzo la Rai con un siparietto borderline contro il governo.

Ma di incoerenze se ne possono trovare a manciate nella storia di Fedez. Per continuare sui riferimenti recenti, che dire, per esempio, dello sbrocco totale avuto nelle storie di Instagram per accusare la trasmissione di Mario Giordano di aver organizzato un servizio per rivelare la sua omosessualità? Tralasciando che tutto questo sia stato smentito dal giornalista, proprio lui che si è sempre proclamato paladino della causa Lgtbtq si inalbera a quei livelli solo perché qualcuno ipotizza un orientamento sessuale diverso da quello da lui conclamato? Ma anche in questo caso mica ci sarebbe da stupirsi, perché Fedez è sempre quello che professa il gender-fluid con gli "smaltini" ma solo qualche anno fa cantava: "Mi interessa che Tiziano Ferro abbia fatto outing, ora so che ha mangiato più wurstel che crauti. Si era presentato in modo strano con Cristicchi: 'Ciao sono Tiziano non è che me lo ficchi?'".

Ma continuando sulla scia delle ipocrisie di Fedez, bisogna ricordare che nel 2021 è stato premiato con "l'Oscar dell'inclusività" insieme a sua moglie per la "sensibilizzazione sul ddl Zan e la lotta agli stereotipi, passando per la condanna di atteggiamenti omofobi e discriminatori". Ed è la stessa persona che nello sfogo contro Mario Giordano ha dichiarato, imitando successivamente la voce del giornalista: "Voglio sapere se Mario Giordano ha ancora i testicoli attaccati allo scroto (...). Ciao Marietto". E per non farci mancare nulla, in quello stesso contesto, il rapper che si batte contro il bullismo, ha minacciato la giornalista che a suo dire avrebbe cercato notizie sul suo orientamento sessuale: "Potrei farla piangere, non ci metto niente. Non lo farò, ma potrei".

E si potrebbe continuare senza sosta, ricordando per esempio quando, nel comporre l'inno per il Movimento 5 stelle, cantava: "Caro Napolitano te lo dico con il cuore, o vai a testimoniare oppure passi il testimone". Ma poi si è fatto portavoce delle istituzioni e, a tratti, vorrebbe anche farsene garante contro il governo di centrodestra.

Ma perché stupirsi? Fedez è l'incoerenza personificata e lui stesso, anni fa, lo ha ammesso: "L’artista nasce e muore incoerente, fatevene una ragione. I rapper sono come i politici, si fanno corrompere e cambiano idea ogni cinque minuti".

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