"Se n'è andato con dignità". Spunta un'ipotesi choc sulla morte di Ozzy Osbourne

Dopo la morte di Ozzy Osbourne, una nuova biografia scritta da Ken Paisli lancia l’ipotesi che la rockstar sia ricorsa all’eutanasia. Il libro, in uscita il 6 agosto, analizza indizi simbolici e discrepanze nel comunicato della famiglia

"Se n'è andato con dignità". Spunta un'ipotesi choc sulla morte di Ozzy Osbourne
00:00 00:00

A pochi giorni dalla morte di Ozzy Osbourne, leggendario frontman dei Black Sabbath, il mistero intorno al suo decesso si infittisce. La famiglia ha parlato di una “lunga battaglia contro il Parkinson”, ma senza rivelare dettagli su cause e luogo della morte. Ora, una nuova biografia getta un’ombra sul finale di vita del “Principe delle Tenebre”: secondo il libro Ozzy. La storia di Ken Paisli, l’ipotesi dell’eutanasia prende forma.

“Se soffrirò, me ne andrò in Svizzera”

Nel libro vengono citate alcune dichiarazioni rilasciate da Osbourne due anni fa a Rolling Stone: "Mi piace l’idea che, se si ha una malattia terminale, si possa andare in Svizzera e fare le cose in fretta. Ho visto mio padre morire di cancro". Frasi che, rilette oggi, sembrano più di una riflessione generica. Nonostante la sua condizione non fosse dichiaratamente terminale, secondo Paisli, Osbourne avrebbe scelto di non affrontare la sofferenza prolungata, coerentemente con il suo timore di “soffrire più che morire”.

L’enigma dell’ultimo show

Tra gli indizi più discussi figura una foto postata il giorno prima della sua morte, scattata il 5 luglio nel backstage del concerto a Birmingham, e intitolata: “The Final Show”. Un’immagine che l’autore definisce “profondamente simbolica”. La famiglia, nel comunicato ufficiale, non ha mai parlato né di causa né di luogo del decesso, limitandosi a dire che Ozzy “se n’è andato circondato dall’amore”.

L'intervento dei soccorsi

A rendere tutto ancora più controverso, il racconto delle ultime ore. Martedì mattina, giorno del decesso, sarebbe stata inviata una richiesta urgente di soccorso alla tenuta degli Osbourne nel Buckinghamshire. Secondo i media britannici, un’eliambulanza della Thames Valley sarebbe atterrata in un campo vicino e i soccorritori avrebbero tentato inutilmente di rianimare l’artista. Paisli scrive nel libro: "Da buon ipocondriaco, più che morire temeva di soffrire. E questo, credo, non sia accaduto".

Eredità e libri: scontro in vista

Oltre al dolore, la famiglia Osbourne ora dovrà affrontare anche il nodo dell’eredità, stimata in circa 220 milioni di dollari. Secondo i tabloid, potrebbero nascere tensioni tra ex mogli, figli e sorelle. Intanto, si parla già di un grande evento celebrativo pubblico, prima di un funerale privato.

E se il libro di Paisli apre interrogativi, un’altra pubblicazione potrebbe dire di più: il 7 ottobre uscirà Last Rites (“Gli ultimi riti”), l’autobiografia ufficiale scritta dallo stesso Ozzy, annunciata pochi giorni prima della sua morte. Forse, la verità più intima sulla sua fine si troverà proprio lì.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica