Tutti i dettagli sull’incoronazione di re Carlo III: cosa sappiamo

Dall’olio consacrato a Gerusalemme al ruolo dei figli di William e Kate, tutte le novità sull’incoronazione di re Carlo III

Tutti i dettagli sull’incoronazione di re Carlo III: cosa sappiamo

Con il passare delle settimane i diversi tasselli che compongono il mosaico dell’incoronazione di Carlo III iniziano ad andare al loro posto. Dal ruolo dei membri della royal family, alla corona della Regina consorte, dalla consacrazione dell’olio che ungerà il capo del sovrano alla musica scelta per la cerimonia, l’evento prende forma giorno dopo giorno. Si preannuncia una giornata di festa, che rimarrà nella memoria storica del mondo intero.

Una cerimonia sobria, ma non economica

Dell’incoronazione di re Carlo III sappiamo già diversi dettagli: l’evento si terrà, come da tradizione, nell’Abbazia di Westminster, il prossimo 6 maggio e durerà circa un’ora. Il rito “rifletterà il ruolo del monarca oggi e guarderà al futuro, pur rimanendo radicata nelle tradizioni e nello sfarzo…”. Sarà officiato dall’Arcivescovo di Canterbury, James Welby e presenzieranno circa duemila persone (tra le teste coronate vi saranno i principi Alberto e Charlene di Monaco). La Regina consorte Camilla, che sarà incoronata insieme al marito, per l’occasione sfoggerà un abito di Bruce Oldfield e la corona appartenuta alla regina Mary (dunque non avrà un diadema realizzato per il gran giorno), evitando con astuzia lo spinoso problema legato alla corona della regina Madre, su cui splende il diamante Koh-I-Noor, conteso dalla Gran Bretagna e dall’India. Una mossa a metà tra la diplomazia e il politicamente corretto.

Il dress code sarà più flessibile. Lo stesso Carlo III ha scelto di indossare la divisa e non l’antico abito da cerimonia, ormai anacronistico (ma ci saranno, naturalmente, la tunica portata al momento dell’investitura e la Robe Royal, da mettere sia durante l’investitura sia durante l’incoronazione e risalenti alla cerimonia d’intronizzazione di Giorgio IV, nel 1821). Il re e la regina avranno, sempre in rispetto alla consuetudine, due nuovi troni che dovrebbero recare il simbolo della corona dei Tudor, mentre è stato svelato il logo dell’incoronazione, realizzato dal designer Jonathan Ive, con al centro la Corona di Sant’Edoardo e intorno tutti i simboli floreali delle nazioni che compongono il Regno Unito: la rosa per l’Inghilterra, il cardo per la Scozia, il narciso per il Galles e il trifoglio per l’Irlanda del Nord. Il fotografo dell’intero evento sarà Hugo Burnand, che si è già occupato degli scatti per i matrimoni di William e del sovrano.

L’olio consacrato a Gerusalemme

Lo scorso 4 marzo Buckingham Palace ha annunciato che l’olio tradizionalmente usato per benedire il nuovo sovrano è stato consacrato durante una cerimonia avvenuta nella Chiesa del Santo Sepolcro, nella Città Vecchia di Gerusalemme. Il rito è stato officiato dal Patriarca di Gerusalemme, Theophilos III e dall’Arcivescovo anglicano di Gerusalemme, Hosam Naoum. Quest’olio viene utilizzato nel momento più importante della cerimonia d’incoronazione, ovvero la consacrazione di fronte al popolo e di fronte a Dio del nuovo monarca, che ufficialmente diviene anche difensore della fede. Un vero e proprio rito di passaggio. L’olio benedetto viene ricavato da olive pressate vicino a Betlemme, ma provenienti dal Monte degli Ulivi, luogo protagonista di diversi eventi biblici, tra cui il ritiro del Cristo prima della Passione.

È situato vicino alla Chiesa dell’Ascensione, ma anche alla Chiesa di Maria Maddalena, nella quale è seppellita la nonna di re Carlo, cioè la principessa Alice, mamma del principe Filippo. La formula che compone quest’olio è segreta e si tramanda da secoli, fin dall’epoca Stuart. Tra le componenti, comunque, dovrebbe esserci sesamo, acqua di rosa, gelsomino, cannella, neroli, muschio, resina di benzoino, arancio e ambra grigia. Nel messaggio con cui l’Arcivescovo di Canterbury ha ringraziato il Patriarca e l’Arcivescovo di Gerusalemme per la benedizione dell’olio, è stata sottolineata “la connessione…del re con la Terrasanta e la sua grande premura verso i popoli [che la abitano]”.

La musica dell’incoronazione

Il capitolo “colonna sonora” dell’incoronazione deve essere diviso in due parti: la prima riguarda il concerto del 7 maggio a Windsor la cui lista degli artisti, però, non è ancora stata resa nota. Sappiamo solo che vi sarebbero state molte defezioni, da Ed Sheeran alle Spice Girls fino a Elton John, ma che sarà presente un coro LGBTQ+, cori di rifugiati e persone sorde. Inoltre è disponibile su Spotify una playlist composta da 27 canzoni di artisti britannici (tra cui proprio Ed Sheeran, le Spice Girls, Harry Styles, Ellie Goulding, i Beatles e i Queen).

La seconda, invece, è relativa alla musica della cerimonia del 6 maggio 2023, che sarà diretta da Andrew Nethsingha, organista e maestro dei coristi della Westminster Abbey. L’orchestra dell’incoronazione, invece, sarà diretta da Sir Antonio Pappano, direttore d’orchestra della Royal Opera House di Londra. In tutto vi saranno dodici brani musicali, così ripartiti: sei esecuzioni orchestrali, cinque corali e una per organo. Tutte inedite. L’inno dell’incoronazione, invece, è stato affidato a una stella del firmamento musicale: Andrew lloyd Webber. Carlo III ha voluto anche omaggiare il principe Filippo con brani greco-ortodossi eseguiti dalla Byzantine Chant Ensemble.

La tiara di Kate Middleton

Una delle curiosità più gettonate dai media in queste settimane riguarda la tiara che la principessa del Galles porterà sul capo il giorno dell’incoronazione. Ancora non vi è alcuna certezza in merito, solo molte ipotesi: dal giorno delle sue nozze Kate, come ha ricordato Town and Country Magazine, ha portato tre diademi alternati in tredici diverse occasioni. Nel 2011, per il suo royal wedding, ha indossato la Cartier Halo Tiara realizzata nel 1936 e appartenuta alla Regina Madre, che la donò alla futura Elisabetta II per il suo 18esimo compleanno. Nel 2013 Kate scelse, per la prima volta, la Lotus Flower Tiara (conosciuta anche come Papyrus Tiara), portata dalla Regina Madre e tra le preferite della principessa Margaret.

Nel 2015, invece, la moglie di William optò per la stupenda Lover’s Knot Tiara, gioiello indissolubilmente legato a Lady Diana. Venne commissionato a Garrard dalla regina Mary, tra il 1913 e il 1914 e realizzato con perle e diamanti di proprietà della famiglia della sovrana. Naturalmente non è escluso che la principessa del Galles decida di mettere un diadema mai visto prima sul suo capo. Secondo Town and Country Magazine c’è anche la possibilità di vederla con una “coronet”, cioè una “coroncina”, una tiara più piccola. Se, poi, Kate volesse omaggiare la regina Elisabetta, potrebbe indossare la Grand Duchess Vladimir Tiara, preferita dalla defunta monarca.

Si tratta di un gioiello creato per la granduchessa Vladimir, cioè Marie di Mecklenburg-Schwerin, personaggio di spicco alla corte dei Romanov. La tiara è protagonista di una storia che sembra un romanzo, dalla Rivoluzione russa del 1917 alla corte dei Windsor. Oppure Kate potrebbe optare per la Girls of Great Britain and Ireland Tiara. Fu creata da Garrard e donata nel 1893 dalle donne di Gran Bretagna e Irlanda alla regina Mary per il suo matrimonio. La sovrana la regalò a Elisabetta II il giorno delle sue nozze con Filippo, nel 1947.

L'omaggio del principe William

Carlo III ha eliminato l’atto di omaggio dei duchi reali, che avevano il dovere di inginocchiarsi di fronte al sovrano, toccare la corona e, infine, baciare la guancia destra del re. Avrebbero dovuto compiere questo gesto anche i principi Andrea e Harry, ma pare proprio che Carlo abbia scelto di riservare questo ruolo esclusivamente al principe di Galles William.

Il ruolo del principe George e dei nipoti di Camilla

L’esperta Roya Nikkhah sostiene che il principe George potrebbe non essere un semplice spettatore dell’incoronazione del nonno. A True Royalty Tv, citato dal Daily Mail, la Nikkhah ha dichiarato: “[William e Kate] sono entusiasti” all’idea che il loro primogenito possa ricoprire un ruolo “ufficiale” durante l’evento, ma dovrebbe essere "di basso profilo. Sono consapevoli del fatto che [George] tornerà a scuola il martedì successivo all’incoronazione e non vogliono che sia sopraffatto dall’attenzione. Ma potrebbe avere un piccolo ruolo ufficiale”. Non è ancora chiaro quale sarà il compito di George e se ci saranno anche dei piccoli doveri reali anche per Charlotte e Louis. Invitare all’incoronazione i giovani eredi ed eventualmente dare loro una parte, seppur calibrata sulla loro età, è una novità: di solito i royal baby non partecipano attivamente a eventi come questi.

In merito alla presenza del primogenito dei principi di Galles lo storico Hugo Vickers ha dichiarato: “Coinvolgere George trasmette tutto il…simbolismo per il futuro e gli dona qualcosa che ricorderà per sempre”. È possibile, secondo la stampa, che vengano coinvolti anche i cinque nipoti di Camilla, ovvero Lola (15 anni), Fred (14), figli di Tom Parker Bowles, Gus e Luis (gemelli di 13 anni) ed Eliza (14) figli di Laura Parker Bowles. Stando all’Express i ragazzini reggeranno il baldacchino sul capo della nonna regina durante la consacrazione con l’olio benedetto.

Sarebbe stata proprio Camilla a chiedere la loro presenza in quell’istante tanto importante e in quel ruolo di solito svolto dalle duchesse. Una fonte ha rivelato al tabloid che con le loro scelte i nuovi sovrani vorrebbero mostrare al mondo intero “le realtà della vita moderna, di cui una famiglia allargata è l'elemento centrale”.

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