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"Strafatto di funghetti, parlai con un wc". Harry choc sulla droga

Nel memoir “Spare. Il Minore” Harry non fa mistero di aver preso funghi psichedelici che gli avrebbero procurato allucinazioni

"Strafatto di funghetti, parlai con un wc". Harry choc sulla droga
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Il principe Harry non risparmia nulla di se stesso ai lettori del suo memoir. Dopo aver raccontato dell’uso di cocaina a 17 anni, il duca rivela anche la sua esperienza con i funghi allucinogeni, il cui uso gli avrebbe fatto credere di “chiacchierare” con un gabinetto e con un bidone della spazzatura.

La cocaina a 17 anni

“Ero… disposto a provare quasi tutto ciò che avrebbe alterato l’ordine costituito. Almeno è ciò di cui volevo convincermi…In quel periodo prendevo cocaina”, scrive il principe Harry nel suo libro, specificando di aver iniziato a prendere droghe a 17 anni.“A casa di qualcuno, durante un fine settimana di caccia, mi è stata offerta una striscia e da allora ne ho consumata ancora un po’…Non è stato divertente e non mi ha fatto sentire particolarmente felice come pareva accadere ad altri. Ma mi ha fatto sentire diverso e quello era il mio obiettivo principale”.

Per il principe assumere sostanze stupefacenti sarebbe stato, almeno attenendoci al suo racconto, un atto di ribellione, benché dal potere distruttivo. L’illusione di cambiare, anche se per poco, una realtà che non può essere modificata. Harry, però, non ha provato solo la cocaina. Nel memoir “Spare. Il Minore”, rievoca altri due episodi sulla stessa lunghezza d’onda: il primo lo vede fumare cannabis in un bagno di Eton. Il secondo ha per protagonisti dei funghi allucinogeni. Quest’ultimo è il più eclatante. Lo stile narrativo vorrebbe dare, a tratti, un’immagine divertita di quei momenti, delle strambe visioni che il duca ebbe dopo aver fatto uso dei funghi. L’aneddoto, invece, appare in tutta la sua desolazione.

“Funghetti psichedelici”

Harry rammenta di aver sperimentato l’effetto dei funghi psichedelici durante una festa in California, nel 2016, quando aveva 31 anni: “Notammo un’enorme scatola di cioccolatini ai funghi allucinogeni. Qualcuno dietro di me disse che erano per tutti. ‘Prendete pure, ragazzi’. Il mio amico e io ne arraffammo una manciata e li trangugiammo insieme alla tequila”. Poi il principe racconta di essere andato in bagno, dove gli effetti della droga si sono fatti sentire in tutta la loro dirompenza:

“Accanto alla tazza del water c’era un bidone tondo color argento, di quelli con un pedale per sollevare il coperchio. Lo fissai. Il bidone mi fissò. Come… mi stava fissando? Poi diventò… una testa. Premetti il pedale e la testa aprì la bocca. Un sorriso enorme. Risi, mi voltai e feci pipì. Adesso anche il water diventò una testa. La tazza erano le fauci spalancate, i cardini della tavoletta erano due penetranti occhi argentei. Disse: ‘Aaah’. Finii, tirai lo sciacquone, gli chiusi la bocca. Tornai a guardare il bidone argentato, premetti il pedale e lo sfamai con un pacchetto di sigarette vuoto che avevo in tasca. ‘Apri bene’. ‘Aaah. Grazie, bello’. ‘Figurati’”.

Droga e banconote con il volto della Regina

La stampa britannica non avrebbe gradito affatto le rivelazioni di Harry e il ritratto che questi dipinge della royal family nel memoir. Forse in risposta agli aneddoti sul consumo di droga, il Daily Mail ha riportato un pettegolezzo, mai confermato e risalente al febbraio 2019, secondo il quale il duca di Sussex avrebbe “sniffato cocaina con una banconota raffigurante la regina Elisabetta”. Non solo: prima di aspirare la droga avrebbe detto: “Ciao nonna”.

Tutte queste notizie potrebbero mettere in discussione la validità della green card di Harry. In merito le autorità statunitensi sono molto chiare e nel modulo di richiesta del visto domandano: “Hai mai violato alcuna legge relativa al possesso, all’uso o alla distribuzione di droghe illegali?”.

La speranza è che Harry non abbia mentito.

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