Ieri terza seduta consecutiva di discesa nei listini europei. Milano ha fatto il peggior risultato, chiudendo a meno 1%, con il Mibtel a 21.373 punti. Le Borse hanno sofferto della pubblicazione del dato Usa sullandamento della spesa personale, del reddito e dei prezzi al consumo, che hanno segnato la crescita maggiore dagli ultimi 30 anni. A peggiorare il quadro si sono aggiunte le semestrali di alcune importanti banche europee. In Italia, Unicredit, ha ceduto il 2,17%, deboli anche Banca popolare di Milano (-1,58%), Mediobanca (-0,98%) e Intesa SanPaolo (-0,82%). In controtendenza solo Monte dei Paschi di Siena, in crescita dello 0,92%. Tra i principali titoli male ancora Telecom, che chiude in calo dell1,95% e nel settore telecomunicazioni giù anche Tiscali (-1,16%) e Fastweb, (-0,60%). Tra le altre blue chip, in ribasso Fiat (-1,60%), Eni (-1,08%), Generali (-0,81%). Ma la giornata è stata brutta soprattutto per alcuni titoli del lusso, come Bulgari (-8,34%) e Luxottica (-4,61%) che scontano anche prese di beneficio dopo i rialzi della scorsa settimana. Riguardo alla scuderia De Benedetti, che la settimana scorsa ha annunciato la scissione delle attività industriali da quelle editoriali, in rialzo Cir (+3,13%), mentre Sogefi e Cofide hanno registrato piccole limature, rispettivamente dello 0,54% e dello 0,07%. In positivo la chiusura del Gruppo lEspresso (+0,81%).
Qualche acquisto anche su altri titoli editoriali come Rcs (+0,34%) e Mondadori (+0,13%).I principali listini europei vedono Londra perdere lo 0,64%, Francoforte lo 0,73%, parigi lo 0,78%, Amsterdam lo 0,52% e Madrid l1,05%.
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