Petrolio sotto i 55 dollari

da Milano

La caduta dei prezzi del petrolio, scesi ieri al minimo da oltre un anno e mezzo, comincia a farsi vedere ai distributori di benzina, dove i listini sono rimasti praticamente congelati per circa due mesi. La prima compagnia a tagliare i prezzi è la Erg che da oggi limerà il costo della benzina di 0,006 euro (a 1,226 euro) e quello del diesel di 0,007 euro al litro (a 1,124 euro al litro). È il primo intervento dopo due mesi di immobilità. Per tutto novembre e dicembre le compagnie petrolifere non hanno infatti praticamente messo mano ai prezzi, rimasti sopra 1,23 euro con il petrolio che solo sporadicamente ha superato la soglia dei 60 dollari al barile. Il corso del greggio è arrivato ieri a New York a un minimo di 54,90 dollari al barile, un livello mai toccato dal 14 giugno 2005. E anche il Brent è sceso a 54,50 dollari, il livello più basso dalla fine di novembre 2005. In tre giorni le quotazioni hanno così perso circa 6 dollari, sgonfiate soprattutto dal calo della domanda negli Stati Uniti, dove le temperature sono state, fino a ora, molto più miti del normale. Secondo i meteorologi di Weather Derivatives, la domanda di combustibili da riscaldamento nel Nordest degli Usa dovrebbe addirittura essere da qui a metà mese del 40% inferiore rispetto agli standard invernali.

L’obiettivo perseguito dall’Opec di mantenere i prezzi sui 60 dollari è così fallito, al punto che alcuni membri dell’organizzazione, come il Qatar, non escludono di anticipare il vertice previsto a Vienna il 15 marzo per decidere un nuovo taglio della produzione di «oro nero».

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