Altro che bellone senza intelletto. Quelle che partecipano a «Miss Maturità» sono tutte ragazze carine sì, ma che non si dimenticano di studiare, requisito incluso già nel sottotitolo del concorso, «Bellezza nel loro cervello»: ce lo spiega Paolo Anelli, responsabile marketing delliniziativa, ideata e organizzata, puntualizza, da Santi Prestigiovanni.
Come vi è venuta lidea di una «miss Maturità»?
«Concretamente, verso le cinque del mattino a Positano, dopo una serata in discoteca. Volevamo un concorso di bellezza in cui venisse premiata anche lintelligenza».
E così avete pensato alle liceali?
«Le ragazze devono essere iscritte alla quinta superiore: hanno intorno ai 17-18 anni. È unetà delicata, allinizio venivano accompagnate dai genitori, volevano essere tranquilli. Fra test dingresso e lezioni, è da settembre che siamo in ballo: la prima finale sarà il 18 settembre al Teatro Smeraldo, a Milano. E questa è la prima edizione, limitata a capoluogo e provincia; ma già stiamo pensando ad allargare il concorso alla Lombardia e, per il 2008, a tutto il Paese».
Come avete fatto le selezioni?
«Si erano presentate in 200. Il primo test è stato sulla preparazione: cultura generale, inglese; poi cè stata la sfilata davanti a una giuria. Così, facendo una media del punteggio, abbiamo scelto 50 ragazze e dieci riserve.
E il premio?
«Ovvio, una borsa di studio da 10mila euro. Va bene la bellezza, ma bisogna pensare alluniversità».