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Più di diecimila i bimbi nati in provetta. In Italia è boom per i parti trigemini

Il dato emerge dalla Relazione sullo stato di attuazione della legge 40 sulla fecondazione artificiale, presentata al parlamento dal ministero della Salute. Aumenta anche l'età media delle donne che si sottopongono alle tecniche di procreazione assistita.

Gli italiani fanno tris. É record italiano per i parti trigemini. Nel nostro paese si registra la più alta percentuale europea con la media del 2,6 per cento (nel resto della Ue è al di sotto dell'un per cento), mentre i parti gemellari, pari al 21, si attestano intorno ai valori della media europea. Il dato emerge dalla Relazione sullo stato di attuazione della legge 40 sulla fecondazione artificiale, presentata al Parlamento dal ministero della Salute.
Per la prima volta i nati in provetta in Italia superano i 10.000 (più che il doppio rispetto al 2005), ma con il numero dei bambini nati vivi aumenta anche quello dei cicli di stimolazione ovarica (oltre 79.000) cui si sono sottoposte le donne.
Aumentano infatti in generale le coppie che si sottopongono ai trattamenti di fecondazione assistita, i cicli iniziati, le gravidanze ottenute e i bambini nati, oltre diecimila, considerando tutte le tecniche di PMA, di I, II e III livello. In particolare, per quanto riguarda le tecniche a fresco di II e III livello, i cicli iniziati nel 2008 hanno mostrato un ulteriore incremento rispetto all'anno 2007 (44.065 cicli iniziati nel 2008 contro 40.026 cicli iniziati nel 2007), le gravidanze ottenute sono 8847 nel 2008 contro 7854 nel 2007, i bambini nati 7.492 nel 2008 contro 6.486 nel 2007.
Anche nel 2008 si assiste ad un ulteriore incremento dell'età delle donne che accedono alle tecniche di PMA, che si riflette negativamente sui risultati delle tecniche stesse: aumenta infatti l'età media delle pazienti che passa a 36,1 anni nel 2008; al di sopra del corrispettivo dato europeo che, per il 2005, si attesta ad un valore di età media di 33.8 anni. Gli esiti positivi delle procedure sono in diretto rapporto con l'età delle donne che si sottopongono ai trattamenti. In Italia ben il 26,9 dei cicli, ovvero uno su quattro, è effettuato da pazienti con età superiore ai 40 anni: anche questo dato è in aumento rispetto al 2007, quando era il 25.3. Nonostante ciò continua a migliorare l'efficacia delle procedure di procreazione medicalmente assistita, come mostrato da tutti gli indicatori, dal numero dei nati vivi a quello delle gravidanze, anche in percentuale. Tenendo conto di questi dati, quindi, a maggior ragione i risultati ottenuti per l'accesso alle tecniche di fecondazione assistita e la loro applicazione, nelle modalità previste dalla legge 40/2004, per il ministeor sono da considerarsi più che soddisfacenti.
La percentuale delle complicanze per iperstimolazione ovarica, già molto più bassa della media europea, è diminuita ulteriormente (0,45 dei cicli).
I parti gemellari sono stati il 21,0, attestandosi intorno ai valori della media europea, mentre i trigemini la superano, con una media nazionale del 2,6. Questo è però un risultato medio di valori che variano da zero al 30,8. In questo risultato medio sono compresi il 67,3 dei centri che presenta valori fra lo zero e il 2,5, inferiori quindi alla media nazionale, e un 23,9 di centri con valori che variano dal 2,6 al 10.

Come osservato anche per l'anno precedente, si conferma una enorme variabilità per ciò che riguarda le gravidanze plurigemellari: si osserva un'ampia forbice dovuta alle forti differenze nei criteri seguiti e nelle procedure adottate dagli operatori del settore.

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