"Più prevenzione e pene certe ma il governo ci sa ascoltare"

Emergenza stupri. Il sindaco prende le distanze dal corteo della Lega per la castrazione chimica Lo scorso anno su 186 vittime di violenza quattro su dieci aggredite dal marito

«È meglio e più importante lavorare sulla prevenzione e il sostegno». Il sindaco Letizia Moratti si dissocia da manifestazioni come quella organizzata ieri mattina dalla Lega per chiedere la castrazione chimica per chi commette violenze sessuali. E anche dalle polemiche fomentate a più riprese dal presidente della Provincia Filippo Penati. Mentre anche nel giorno della festa della donna, Milano ha dovuto subire un ennesimo episodio di stupro, la Moratti difende quanto il governo sta facendo per evitare che si torni a parlare di emergenza: «Sul tema delle violenze alle donne - conferma - tutto quello che avevamo chiesto in termini di inasprimento delle pene questo governo lo ha trasformato in legge, a differenza di quello prima. Certo continuiamo a chiedere la certezza della pena, ma vale per tutti i tipi di reato». Ma alle polemiche preferisce rispondere con i fatti concreti, come «l’assegnazione di mille scatole rosa», da installare in auto per segnalare eventuali aggressioni (il bando si apre oggi e c’è tempo fino al 31 marzo per chiederla), o «i corsi di formazione per gli agenti di polizia locale», per rafforzare la sensibilità rispetto ai casi di stupro. E c’è lo sportello per le donne vittime di violenza domestica attivato della Clinica Mangiagalli con il Comune, a cui tra l’altro viene devoluto proprio il 40 per cento dello stipendio del sindaco. Dal primo gennaio al 31 dicembre dell’anno scorso sono arrivati 186 casi: il 55% delle volte si è trattato di italiane. Nel 40% dei casi, l’aguzzino è stato il marito e nel 9,5 l’ex, nel 24% il convivente (6% l’ex) o nel 7% delle situazioni il compagno. In sette casi si è trattato di un familiare. Tanti casi «di violenza domestica - conferma il sindaco, dunque meno riconoscibili», rispetto agli stupri all’aperto che occupano la cronaca. Anche agli sportelli messi a disposizione da ottobre 2007 da un rete di associazioni per prevenire e contrastare i maltrattamenti (il Comune ci mette 530mila euro) si sono rivolte circa 1.400 donne. Dunque: «Dobbiamo fornire sempre più strumenti a chi opera nella sicurezza, ma anche nel sociale». Dopo quello di ieri, sono saliti a sette su otto i casi di violenza in cui sono stati coinvolti stranieri, «in questo caso sia vittima che carnefice - fa presente il vicesindaco Riccardo De Corato - il fenomeno sta implodendo all’interno di queste comunità e questo ci deve seriamente preoccupare».
Nella festa delle donne il sindaco Moratti tiene invece a ricordare anche i risultati positivi della città, che per le donne si conferma «capitale nazionale del lavoro, col 60% di occupate». E alle donne riunite ieri al convegno «Informa.mi» con ventuno associazioni ha rivolto un appello: «Siamo noi, non i nostri mariti le più capaci a risparmiare.

Quindi in questo momento abbiamo una grande responsabilità, possiamo far sì che si sentano meno gli effetti della crisi mondiale». In vista di Expo, ha anticipato invece che «un intero padiglione sarà dedicato alle imprese rosa, per fare in modo che lavoro delle donne possa avere visibilità davanti al mondo intero».

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