Più topi che milanesi, pronto il decalogo dell’Asl

Dopo l’invasione a Brera, l’azienda sanitaria mette su internet il piano anti roditori. Coinvolti Amsa e Comune. Una mappa delle colonie, derattizzazione in caso di scavi e regole ferree per gli amministratori di condominio

Un’invasione. Mus musculus, rattus norvegicus e rattus rattus, avversari difficili da sconfiggere per via della loro capacità di adattamento. Ci sono ormai più topi che milanesi. Nessun allarme perché in tutte le grandi metropoli del mondo è già così. Ma la notizia è comunque inquietante. Perché i ratti, spiega l’Asl di Milano, sono cosmopoliti. E allora, per tenere sotto controllo la loro avanzata nelle fogne, nelle strade, sulle sponde dei fiumi, è già pronta una mini guida e un decalogo sul sito internet dell’azienda sanitaria (www.asl.milano.it). Prima conoscere il nemico, poi combatterlo è la parola d’ordine. E, infatti, nel piano per ripulire la città c’è anche un censimento delle colonie murine (da mus, muris come si declina nella terza in latino il non simpatico mammifero roditore) e una mini-guida in nove punti rivolta ai cittadini «perché tutti possono contribuire» alla crociata.
Coinvolti nell’operazione, dopo la recente invasione di topi a Brera, anche Comune e Amsa. Nel decalogo dell’Asl oltre al censimento, la valutazione del rischio che, in seguito a uno scavo, si possano verificare spiacevoli visite degli animaletti (o animaloni) e nuovi piani di derattizzazione che dovranno interessare manufatti fognari, vie pubbliche, aree degradate, sponde e vie d’acqua. Inoltre, informa l’Asl, nuove ordinanze dovranno riguardare stabili privati e abitazioni Aler affinché si applichi un costante monitoraggio e, in caso di necessità, si proceda alla derattizzazione. A questo si aggiungono la revisione del piano raccolta dei rifiuti, con particolare riguardo agli orari e ai sistemi di raccolta (sacchi, cassonetti, contenitori rigidi, cestini) in rapporto alle diverse zone e attività del territorio. Sul sito dell’Asl tutti possono scaricare, oltre al piano, anche una piccola guida per conoscere i diversi roditori e imparare a tenerli lontani. Prevista nei nove punti l’Informativa agli amministratori di condominio sulle misure di lotta integrata ai topi e la Proposta di ordinanza affinché in tutti gli stabili venga effettuato il monitoraggio relativo alla presenza di popolazioni murine e in caso positivo la derattizzazione con relativo asporto delle carogne.
Il piano dell’Asl che, come detto coinvolge anche Comune e Amsa, sarà portato al tavolo di una riunione convocata per la prossima settimana. «Soltanto con un piano generale che coinvolga diversi soggetti istituzionali e non solo - spiega Susanna Cantoni, direttore del Dipartimento di Prevenzione medico dell’Asl di Milano - si può pensare di contenere e gestire una problematica comune a tante città nel mondo». Dopo il censimento fatto sulla base delle segnalazioni pervenute ad Asl e Comune e dei controlli effettuati dall’Asl (Dipartimenti medico e veterinario) verrà stilata una cartografia. In caso di lavori di scavo, dovrà essere necessario richiedere che nella valutazione dei rischi/Pos sia compreso anche il rischio connesso alla presenza dei ratti.

In caso positivo dovrà essere eseguito un monitoraggio ed eventuale derattizzazione preliminare o contestuale ai lavori da eseguire. Da Comune e Mm si aspetta un piano di derattizzazione di manufatti fognari, vie pubbliche con segnalazione presenza di colonie murine, aree degradate, sponde e vie d’acqua.

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