Economia

Piaggio, nel piano triennale investimenti per 320 milioni

da Milano

Il gruppo Piaggio ha approvato il nuovo piano per il triennio 2007-2009 che prevede investimenti per 320 milioni di euro. Il piano parla anche di una crescita media annua del fatturato consolidato vicina al 7 per cento. Il cda, presieduto ieri da Roberto Colaninno, ha peraltro approvato, tra gli obiettivi da proporre agli azionisti, la crescita del margine operativo lordo nell’ordine del 14% del fatturato 2009, e di raggiungere un rapporto tra lo stesso margine operativo lordo e l’indebitamento finanziario netto prossimo a uno.
Sul piano industriale, il gruppo punterà a consolidare la propria leadership in Europa nel business degli scooter e dei veicoli da trasporto leggero, a innovare la propria linea di prodotti così come quella dei motori, a penetrare ulteriormente i mercati indiano e nordamericano, nonché a sviluppare ancora la joint venture cinese e realizzare il nuovo stabilimento di motori diesel in India.
Nel settore delle moto, in particolare, lo sforzo principale sarà volto a una crescita generalizzata nel mercato europeo, attraverso un riposizionamento diretto alla valorizzazione dei marchi del gruppo e a un ampliamento dei prodotti offerti. Derbi sarà quindi focalizzata nel segmento delle piccole e medie cilindrate, Aprilia nelle medie e alte cilindrate con prodotti altamente tecnologici e dalle alte performance, mentre Moto Guzzi amplierà la propria gamma prodotti caratterizzati da un design unico e dai valori dello storico marchio. Sarà ampliato il settore delle moto off-road così come è previsto l’ingresso nel mondiale Superbike, grazie alla vincente tradizione tecnologica e sportiva del marchio Aprilia.
Il cda ha inoltre approvato la proposta di un piano di incentivazione e fidelizzazione del top management che sarà sottoposta alla prossima assemblea, piano cui non è interessato il presidente e ad Colaninno. Infine, sarà sottoposta alla prossima assemblea ordinaria la proposta di autorizzazione all’acquisto e alla disposizione di azioni proprie finalizzata a consentire l’attuazione del piano medesimo.

L’autorizzazione è richiesta fino a un ammontare di 10 milioni di azioni pari al 2,52% del capitale.

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