Piaggio: vanno sul mercato anche le azioni di «riserva»

Esercitata la «greenshoe». Flottante definitivo al 35,4%. Il titolo risale in Piazza Affari: più 2,5%

da Milano

Banca Caboto, Citigroup, Deutsche Bank, Lehman Brothers e Mediobanca, global coordinators dell’offerta pubblica globale di vendita di Piaggio, hanno esercitato integralmente l’opzione di greenshoe per 17,8 milioni di titoli. Etimologicamente greenshoe significa «scarpa verde», poiché così si chiamava la prima società a utilizzarla a Wall Street.
È chiamata altresì «opzione di sovrallocazione» e consiste in una riserva di azioni che una società tiene da parte quando si quota in Borsa. Se al momento della quotazione non ci sono abbastanza azioni per accontentare tutte le richieste, il prezzo del titolo rischia di subire grandi scossoni. La società mette allora in vendita le azioni della greenshoe, stabilizzando il titolo. La dimensione della greenshoe non supera di solito il 10% del valore del totale delle azioni. Il prezzo della greenshoe, si legge in una nota della Piaggio, è stato stabilito a 2,3 euro per azione, lo stesso dell’offerta globale, per un controvalore complessivo di 41,4 milioni di euro. Inclusa la greenshoe, l’offerta globale ha riguardato 137,3 milioni di azioni Piaggio, pari al 35,6% del capitale sociale post offerta, per un controvalore di 315,4 milioni di euro. A Piazza Affari, intanto, le azioni del gruppo motociclistico guidato da Roberto Colaninno e Rocco Sabelli sono tornate a salire (più 1,30% a 2,48 euro) dopo il meno 2,1% di mercoledì, giorno successivo al debutto caratterizzato da un’impennata vicina al 9 per cento. Dall’esordio, comunque, la matricola non è mai scesa sotto il prezzo di collocamento di 2,3 euro, nella parte bassa della forbice. Negativa, invece, la giornata per Immsi che ieri ha lasciato per strada il 2,6% a 2 euro.
Il nuovo azionariato della Piaggio, all’indomani dello sbarco sul listino e una volta esercitata la greenshoe, risulta così composto: Immsi 56%, in Borsa 35,4%, vecchi soci 6% e banche 2,6 per cento. «In un periodo di rinvii e cancellazioni di quotazioni - ha commentato ieri un operatore - per la Piaggio essere riusciti a terminare lo sbarco in Borsa è stato un buon successo.

La dirigenza ha tenuto duro e ha dimostrato di avere fiducia nella società». Alla fine di agosto si riunirà l’assemblea degli azionisti della casa di Pontedera con all’ordine del giorno la nomina del nuovo cda che avverrà «sulla base delle liste presentate».

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