Il Piano casa di Sala parte a rilento. Dai privati 24 offerte: solo una valida

Le manifestazioni di interesse raccolte sono un flop: un unico bando può partire. Concorso internazionale per l'ex Palasharp e 20 milioni per comprare palazzi vuoti

Il Piano casa di Sala parte a rilento. Dai privati 24 offerte: solo una valida
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Era il 24 ottobre del 2024, praticamente un anno fa, quando il sindaco Beppe Sala e l'ex assessore Guido Bardelli lanciarono in pompa magna il "Piano straordinario per la casa", circa 300mila metri quadrati di aree comunali da mettere all'asta quasi gratis per realizzare 10mila nuovi alloggi a prezzo accessibile per il ceto medio in fuga da Milano. La strategia: pubblicare avvisi esplorativi per sondare l'interesse del mercato privato e poi i bandi veri e propri. Il primo è partito lo scorso 16 dicembre per quattro aree e il 27 febbraio se ne è aggiunto un secondo per arrivare a otto. Il risultato, a fine maggio, è stato presentato come un boom: la giunta ha accolto "con ottimismo e soddisfazione" 24 manifestazioni di interesse, sette per l'area dell'ex Palasharp, cinque per Porto di Mare, quattro per via Demostene, tre per via San Romanello, due a testa per via Bovisasca e Pompeo Leoni e una per via Pitagora. Solo l'area di via Medici del Vascello non aveva ricevuto offerte. A questo punto lo step successivo sarebbe stato il lancio di un bando dopo l'altro per ciascuna area. Ma ieri l'assessore alle Risorse finanziarie Emmanuel Conte, che ha ereditato il piano dopo le dimissioni di Bardelli, ha dovuto cambiare in corsa la strategia e lanciare "un'evoluzione del Piano casa". Resta l'obiettivo di offrire 10mila alloggi in 10 anni, "60 metri quadri a circa 400 euro più spese ai lavoratori che guadagnano tra i 1.500 e i 2.500 euro al mese, perchè la regola aurea che ci siamo dati è che il costo dell'affitto non deve superare il terzo dello stipendio mensile" ma al momento verrà lanciato entro la fine del mese un solo bando di assegnazione, quello per un'area di 4.776 mq in via Demostene 10 nel Municipio 2 che prevede 33 nuovi alloggi da 80 euro al mq/annui. Qui si parte dall'offerta dell'operatore Teikos, che ha rispettato tutti i criteri fissati dalla giunta negli avvisi esplorativi, "con il bando vedremo se ci sono proposte migliorative". Ma è stata l'unica proposta ammissibile. "Ventitrè su 24 non erano idonee, quindi seguiremo un iter diverso" ammette Conte. Palazzo Marino chiedeva ad esempio che il 65% degli alloggi fosse a canone calmierato e non forniva in questa fase i valori dei costi di bonifica, questo può aver influito su proposte dei privati ancora troppo aleatorie. "Chiedevamo ai privati se potevano rispettare i nostri requisiti su ciascuna area, alloggi a 80 euro al mq/anno con verde, funzioni di tipo pubblico. É stato comunque utile per noi, ora lavoreremo per renderle compatibili con i nostri obiettivi. Forniremo informazioni più certe in partenza, fisseremo un piano economico finanziario più strutturato e le spese di bonifica, i bandi avranno un valore certo. Poi se dovremo rinunciare a qualcosa, ad esempio salire a 90 euro al mq invece di 80, valuteremo" spiega.

Intanto quindi, la giunta ieri ha votato i prossimi passaggi. Su via Demostene 10 aprirà un bando entro fine mese con scadenza al 30 gennaio e stipula della convenzione entro maggio. Per le altre aree si passerà all'iter dei concorsi internazionali per coinvolgere progettisti, indagini ambientali per stimare i costi di bonifica a carico del Comune e piano economico-finanziario su cui fondare i bandi. Via al primo concorso a ottobre/novembre sull'area ex Palasharp, "una ferita aperta, puntiamo al bando entro l'estate" spiega Conte. E si lavora sui "vuoti": 12 alloggi Erp "a rustico" in via Trivulzio 18 non saranno più venduti ma assegnati con bando entro fine anno a una cooperativa del privato sociale che si occuperà di riqualificarli e destinarli sempre al ceto medio. E partirà un bando esplorativo per acquistare immobili vuoti di altri enti pubblici da destinare velocemente ad alloggi low cost.

"Investiremo 20 milioni, recuperare vuoti rispetto al costruito nuovo ovviamente ci permette di velocizzare l'offerta di alloggi" sottolinea. Vengono infine stralciate dal piano e destinate a verde e funzioni pubbliche 5 aree (per 32mila mq): via Esterle, De Notaris, Trevi, Betti/Cechov e piazzale Martesana.

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