Piano d’illuminazione a tappeto: 11 milioni per i nuovi lampioni

CANTIERI Presto lavori in viale Toscana, Isonzo e piazza Trento. Poi in De Angeli e Gambara

Non solo luminarie. Da questa sera al 10 gennaio un festival (internazionale) di luci accende piazze, monumenti e vie della città. Opere di design firmate dai grandi architetti accanto a quelle di giovani emergenti, tutte però con lampadine Led a basso impatto ambientale. Guarda ben oltre il Natale invece l’investimento approvato due giorni fa dalla giunta comunale: 11 milioni di euro, più di 20 miliardi delle vecchie lire per continuare nel 2010 quel piano di illuminazione «più bella e più sicura» che si può già ammirare, tanto per dire, all’Isola, in corso Vercelli, a Figino o al parco Lambro. Nei prossimi giorni, anticipa l’assessore ai Lavori pubblici Bruno Simini, «accenderemo i nuovi impianti in viale Isonzo, Toscana e piazza Trento». Già in corso gli interventi a Greco, Baggio, Maggiolina, zona Sarpi, corso Buenos Aires, e con i nuovi fondi le luci bianche (invece delle gialle) approderanno anche nell’area De Angeli, Gambara e Selinunte. «La luce - afferma Simini - è la nostra alleata più preziosa nella battaglia per la sicurezza».
Milanesi e turisti da oggi possono invece godersi il tour delle luminarie d’autore: sulla mappa del «Led Light Exhibition Design», prima edizione del festival promosso dall’assessore all’Arredo urbano Maurizio Cadeo e a cura di Beatrice Mosca e Marco Amato, sono segnati i 32 indirizzi dove trovare le opere che hanno vinto il concorso internazionale partito un anno fa. Un palcoscenico a cielo aperto, con le creazioni dei giovani delle scuole e accademie milanesi (dal «giardino dei ciliegi» realizzato al parco delle basiliche dagli studenti del Politecnico ai «Tombini luminosi» del Naba in piazza Scala) e quelle dei «big». L’Arengario risplende di «tutti i colori del bianco» di Italo Rota, in cima alla Triennale «le punte di Milano» di Michele De Lucchi, luce e musica in omaggio alla Carmen di Bizet in piazza Scala con la firma di Mario Nenni, accanto ai «satelliti della Scala» di Paolo Rizzatto. Ancora: in corso Vittorio Emanuele le «Spiro Gira» di Patricia Urquiola, in piazza Diaz «Moods&variations» di Gilbert Molty e le proiezioni di Aldin Guilhot sulla stazione Centrale, già accese ieri dal premier Silvio Berlusconi per festeggiare l’arrivo del nuovo Frecciarossa da Torino. Con l’opera luminosa «Kiss», il designer britannico Paul Cocksedge ha voluto invece coniugare bellezza e solidarietà: richiamando la tradizione del bacio sotto il vischio, in Galleria ha installato un grande ramo sotto il quale ogni bacio, al costo di un euro, contribuirà alla raccolta fondi del Cesvi per combattere la fame dei bambini in Uganda. Un contatore elettronico registrerà le effusioni, obiettivo dell’associazione e di Ubi Banca, che fa da sponsor, è arrivare quota 100mila baci entro gennaio. Il primo, di buon auspicio, lo darà oggi il sindaco Letizia Moratti a un bambino.

Completano lo show 85 chilometri di luminarie tradizionali, i tram di luce e l’albero di Natale in piazza Duomo alto 48 metri. Cadeo sottolinea «il modello Milano, che riesce a fare sistema tra pubblico e privato, non riusciremmo a fare queste iniziative senza l’aiuto degli sponsor».

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