Riqualificare le periferie concedendo, a prezzi agevolati, spazi in stabili di edilizia residenziale comunale che possano diventare luoghi di cultura, di socialità e di commercio di prossimità: è questo lobiettivo del provvedimento che, adottato nei giorni scorsi dalla giunta Moratti, traccia le linee guida per la gestione del patrimonio immobiliare del Comune destinato ad uso diverso da quello abitativo.
«Abbiamo molti spazi non utilizzati - ha detto lassessore milanese alla Casa, Gianni Verga -, specialmente al piano terreno degli stabili dei quartieri di edilizia sociale, nelle zone periferiche della città. Con questo provvedimento intendiamo metterli a disposizione, a condizioni agevolate, purché diventino un presidio di servizio e di sicurezza».
Il cambiamento ha il sapore della rivoluzione: rivisitato il sistema dei canoni di concessione in modo da favorire quelli delle zone più disagiate. Il processo di revisione dei canoni è iniziato nel 2007 con gli spazi in Galleria Vittorio Emanuele.
«Sui 53 negozi in affitto in Galleria - ha concluso Verga - 21 hanno rinnovato laffitto, permettendo al Comune di aumentare lintroito da uno a tre milioni di euro».
Piano «Marshall» per agevolare i canoni in periferia
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