Il piano segreto dell’Amsa per ripulire Milano

Parte lunedì e si concluderà entro gennaio la nuova campagna dell’Amsa per cancellare tutti i graffiti dagli edifici comunali. Solo il primo degli interventi decisi dal Piano di miglioramento dei servizi proposto al Comune «senza far spendere un centesimo in più ai cittadini». E che comprende l’ulteriore aumento delle strade lavate senza bisogno di far spostare le auto, la moltiplicazione dei metri di marciapiede puliti, 19mila nuovi grandi «cestoni» per le immondizie, più discariche abusive rimosse. E poi la nascita di una Fondazione Amsa con il compito di promuovere iniziative di sensibilizzazione ambientale. A cominciare dalle scuole. «Educhiamo i ragazzini - spiega il presidente di Amsa Sergio Galimberti - per raggiungere anche i grandi». E visto che quest’anno sono già 5.838 le sanzioni comminate per «violazione del decoro urbano». A fronte di 2.220 tonnellate di rifiuti ordinari raccolti ogni giorno. Da Amsa anche l’annuncio della diffusione dello «spazzino di quartiere» già sperimentato in via Padova. Una figura dotata di telefonino e palmare collegato alla centrale operativa, destinata a diventare un punto di riferimento per l’intera zona in materia di pulizia e sicurezza.


Ieri invece il Comune ha sollevato polemiche per il conto presentato da Amsa per le nevicate dello scorso inverno. Nel votare l’assestamento di bilancio la giunta ha dovuto fare i conti con una spesa pari a 20 milioni di euro, mentre aveva previsto una voce di soli 5 milioni.

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