Rush finale sul Piano di governo del territorio. Salvo sorprese, comincia la settimana decisiva per il via libera. Non arriverà oggi nonostante la seduta sia programmata fino a mezzanotte, ma poiché è in prima convocazione e servono trentuno consiglieri presenti per raggiungere il quorum, è facile che si chiuda dopo poche ore. Sia maggioranza che opposizione preferiscono affrontare la discussione dei 97 emendamenti rimasti ancora sul tavolo quando bastano 21 presenti e quindi metteranno lacceleratore domani. Il tempo dellostruzionismo dovrebbe essere quasi finito, anche da parte di Milly Moratti della lista Milano Civica che è sempre più isolata (anche da Pd e sinistra radicale) nella sua battaglia anti-cemento. Domani è già battezzata la «note bianca» del Pgt, e chissà che sia anche lultima: in aula 29 ore, dalle 14.30 fino alle 20 di mercoledì. Cè aria di sfinimento bipartisan, una situazione che dovrebbe favorire a questo punto un ok al Pgt senza arrivare alla fine della settimana. Dal 15 dicembre laula si è riunita sul Piano del territorio già trentadue volte in prima convocazione e ventuno volte in seconda. Il presidente del consiglio comunale Manfredi Palmeri ricorda che il numero legale è caduto in 24 sedute.
Lostruzionismo dellopposizione ha rallentato i lavori dellaula su altri temi. Se dovesse proseguire ancora, rischiano di slittare a fine mese - o peggio a settembre - provvedimenti attesi dai cittadini come lassestamento di bilancio che sbloccherà un piano anticrisi da almeno dieci milioni di euro, dato dal surplus di dividendi di A2a e Sea non garantiti quando in aula è stato approvato il documento di previsione. Lassessore Giacomo Beretta aspetta un accordo tra maggioranza e opposizione prima di portare in giunta la delibera, poi approderà (Pgt permettendo) subito in aula: dal 30 giugno è già partito il ritardo.
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