Piazza Affari chiude in netto calo con Wall Street, Ftse Mib -1,65%, sale Fiat

Si chiude sui minimi della giornata l'ultima seduta settimanale a Piazza Affari, con l'indice Ftse Mib in calo dell'1,65% a 23.420 punti e l'All Share fermo a -1,64%; in crescita il controvalore degli scambi, sopra i 3,4 miliardi.
La Borsa di Milano, poco mossa nella prima fase, ha approfondito il calo in scia all'andamento prima incerto e poi nettamente negativo di Wall Street; Piazza Affari ha fatto peggio delle altre Borse europee, penalizzata dal forte ribasso dei finanziari.
Tra i titoli principali, si distingue in controtendenza Fiat che si riporta sopra gli 11 euro per azione (+1,75%) grazie a una promozione di Morgan Stanley; conquista il segno positivo anche la controllante Exor (+0,2%). Rosso profondo per le banche, con lo scivolone di Unicredit (-4,97%): Intesa Sanpaolo -1,69%, Mediobanca -2,22%, Bpm -2,04%. Giù gli assicurativi: Unipol chiude a -3%, ancora in calo FonSai (-0,65%) a due giorni dalla presentazione del piano industriale 2009-2011. Nel comparto energetico, Eni cede l'1,23% ed Enel l'1,18%, mentre Saipem in controtendenza guadagna lo 0,59%: il petrolio, salito oggi sopra gli 81 dollari al barile, è tornato a scendere con la debolezza di Wall Street. Ancora un netto ribasso per Stm (-3,11%) nella settimana della presentazione dei conti del terzo trimestre; giù il lusso (Luxottica -0,52%, Bulgari -0,93%) e le telecomunicazioni (Telecom Italia -1,78%). Crolla Tiscali (-40%) mentre si chiude il periodo di negoziazione dei diritti relativi all'aumento di capitale. Tra i pochi titoli positivi sul paniere principale si distringuono Autogrill (+0,59%) e Parmalat (+0,05%); al segmento Standard, bene Immsi (+5,7%) e la controllata Piaggio (+4,53%).

Le Borse estere. Le borse europee chiudono l'ultima seduta settimanale in ribasso: unica eccezione Londra, dove il Ftse 100 guadagna lo 0,68%. A Francoforte il Dax cede lo 0,39%, giù anche il Cac 40 di Parigi a -0,33%.