Cronaca locale

Una piazza che fa gola alle grandi «case»

Milano è tra le piazze d'asta più importanti in Italia sebbene, come rilevano gli operatori, anche in questo settore la geografia sia in movimento e alcuni centri piccoli o prima considerati periferici stiano interessando sempre di più i mercati. Va da sé che Milano rimane la sede decisiva per le battute d'arte moderna e contemporanea, grazie a un crescente pubblico di collezionisti giovani. Basta constatare il proliferare in città di esposizioni sul tema: a novembre si terrà ad esempio la prima edizione di Mint, la «Milano International Antiques and Modern Art Exhibition», in un quartiere di tendenza come zona Tortona. Non solo: la presenza in città di due «giganti» come Christie's e Sotheby's dimostra l'importanza del collezionismo meneghino. Christie's, con sede in via dei Bossi, ha una direzione generale attiva all'ombra della Madonnina mentre le aste e le esposizioni si tengono a Palazzo Clerici. Nella casa d'aste inglese si stanno affilando le armi per l'autunno: a fine novembre è prevista la prima sezione dedicata all'arte contemporanea. L'eterna rivale Sotheby's, che ha sede a Palazzo Broggi, apre le porte al pubblico milanese invece già a metà ottobre: il 18 le prime battute. La stagione autunnale è tradizionalmente quella più vivace sul fronte dei mercati e la partita, in casa italiana, si gioca tra Finarte-Semenzato - la società nata nel 2002 dalla fusione tra Finarte e la veneta Semenzato - e la giovane Porro&Co. La prima proporrà nella sede di piazzetta Bossi aste di dipinti antichi, moderni e contemporanei mentre quella di via Manzoni sarà dedicata ai gioielli, agli argenti e agli orologi d'epoca: ai primi di ottobre si comincia.
Casimiro Porro che, con il figlio Alessandro e altri collaboratori ha fondato 4 anni fa la casa d'aste che porta il suo nome, apre la stagione con una proposta di grande prestigio. Dal 19 al 24 ottobre presenta la famosa Collezione Carraro-Rizzoli.

Tra i circa settanta dipinti italiani dell'Ottocento, spiccano opere di De Nittis e Pellizza da Volpedo, oltre a diversi disegni che Giovanni Fattori concepì per illustrare il romanzo dei «Promessi Sposi».

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