Ha invitato i giovani dei centri sociali che stavano protestando sotto casa sua, a salire per vedere il suo ufficio e rendersi conto se il prezzo del suo affitto è uno scandalo o no. Daniele Cordero di Montezemolo, fratello di Luca, lavora al piano rialzato del palazzo in piazza Mirabello 1, uno degli stabili di proprietà del Pio Albergo Trivulzio. «Salite, venite a vedere - ha detto Montezemolo - io per questa casa pago 10 mila euro, ditemi voi se è poco». Risposta: «Esci tu a vedere le case popolari dove viviamo noi».
Ma Montezemolo non ci sta. «Io al Pio Albergo Trivulzio non conosco nessuno, se un caso-Affittopoli esiste non capisco nel mio caso dove sia lo scandalo: pago 10mila euro allanno per due stanze che ho dovuto ristrutturare completamente per un costo di oltre 5mila euro». Ancora, «ho dovuto rifare limpianto elettrico, il bagnetto, i pavimenti e ho messo le porte che prima non cerano». Insomma, «certo che in zona si può pagare di più, si può sempre pagare di più o di meno per ogni cosa, ma non ditemi che questo è un ragionamento serio». Poi, Daniele Montezemolo si concende una battuta. «Permettetemi di dire che lattenzione che i media mi hanno dedicato non lavrei avuta neanche se avessi ucciso il Papa: capisco che fare il nome Cordero di Montezemolo sia divertente e interessante, ma tenete a mente anche che io sono il fratello farlocco».
Montezemolo, però, è in buona compagina. Gli autonomi del «Cantiere», infatti, hanno raggiunto anche via Moscova. Al civico 25 (un alloggio del Pat) abita Luciano Bonocore, ex esponente dellMsi e attuale segretario di Destra libertaria. Il portone è stato ricoperto di manifesti contro «la solita cricca e ai soliti amici noti».
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