da Bari
Dovevano essere semplici controlli anti bracconaggio nei boschi della provincia a nord di Bari, ma sarebbero stati condotti con minacce e pesanti perquisizioni: una specie di caccia al cacciatore, secondo le indagini dei carabinieri di Barletta, che hanno arrestato il responsabile regionale pugliese del Wwf, Pasquale Salvemini, un vicesovrintendente del Corpo Forestale dello Stato, Raffaele Stano, e una guardia venatoria volontaria, Moisè Checchia. A tutti è stato concesso il beneficio dei domiciliari. Le accuse sono violenza privata continuata aggravata, omicidio colposo con morte come conseguenza di un altro delitto, falso ideologico e materiale, abuso dufficio, calunnia continuata e aggravata, lesioni aggravate. Linchiesta è scattata dopo la morte per infarto di un cacciatore di 82 anni, nel 2005 sottoposto a un controllo particolarmente aggressivo. Inoltre sostiene laccusa - nel corso di un intervento a Barletta a gennaio 2007, il forestale avrebbe colpito un cacciatore con una testata fratturandogli il setto nasale.
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