Picchia a morte la moglie per farla prostituire

Legava e picchiava la moglie davanti alla loro figlia di nove anni. Un disoccupato di origine calabrese, Domenico Papillo di 58 anni, è stato arrestato ieri dalla polizia con l’accusa di maltrattamenti in famiglia e sequestro di persona, per aver malmenato e legato mani e piedi la convivente di 55 anni davanti alla loro figlia di nove anni.
Poco dopo le 12 di ieri la signora di 55 anni, molto agitata, ha fatto una breve telefonata al 113 chiedendo aiuto. Gli operatori l’hanno richiamata per avere maggiori informazioni, ma ha risposto il convivente smentendo la telefonata fatta dalla convivente qualche minuto prima. «Va tutto bene - risponde alla polizia - la signora non ha bisogno di alcun aiuto» e poi ha staccato il ricevitore impedendo così ulteriori telefonate.
La polizia insospettita dalla strana telefonata ha deciso di effettuare comunque il controllo in un palazzo di via Teano nel quartiere di Quarto Oggiaro, alla periferia nord ovest e ha inviato sul posto due volanti, che, dopo aver individuato l’appartamento, hanno cercato di sfondare la porta non ottenendo risposta alle ripetute richieste di aprire e sentendo invocazioni di aiuto provenire dall’abitazione.
Dopo qualche minuto, capendo che non poteva fare altro, Papillo ha aperto la porta e gli agenti hanno trovato la donna con le mani e i piedi legati dal nastro adesivo con segni di violenza sul volto. Davanti alla scena orripilante la loro bambina che ha da poco compiuto nove anni.
L’uomo, furibondo, ha iniziato a inveire e a minacciare di morte la compagna («appena esco ti ammazzo») e gli agenti che, dopo una serie di accertamenti, lo hanno arrestato in flagranza di reato.


Accompagnata in ospedale, dove ha ricevuto una prognosi di cinque giorni, la donna ha spiegato agli agenti di subire da tempo violenze, insulti e minacce da parte del convivente, che ha anche alcuni pregiudizi di polizia, e di non averlo mai denunciato per paura e nella speranza che le angherie finissero.
Gli agenti delle Volanti erano già intervenuti, per situazioni analoghe, nell’abitazione della coppia nel novembre 2008 e nel gennaio 2009.

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